Partecipando a un convegno organizzato all’Università degli studi di Sassari, il numero uno di Lega B torna sui rischi di un movimento sempre più a vantaggio solo dei grandi club. «Se tutti gli interessi si spostano verso le competizioni internazionali, c’è un impatto negativo evidente su quelle nazionali con una perdita di valore economico della produzione interna pari al 55%. Tutto ciò non si limita solo al mondo del calcio che alimenta il 40% circa di tutto lo sport system italiano»