Ci eravamo espressi a gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, e lo facciamo di nuovo, a distanza di cinque mesi, perché l’inerzia e l’indifferenza di fronte alla strage della popolazione palestinese decimata e affamata è insopportabile. Da mesi, la risposta di Israele all’aggressione di Hamas si è trasformata in guerra di sterminio contro il popolo palestinese. L’azione del governo Netanyahu sta infliggendo al Paese un vulnus che peserà per generazioni.
Il nome stesso di Israele, già compromesso, desta ora ostilità e disprezzo crescenti nel mondo, crea isolamento e insicurezza, e fomenta antisemitismo. Crediamo che mai come ora spetti agli ebrei della diaspora e a chiunque abbia a cuore il futuro di Israele e dei palestinesi appoggiare le donne e gli uomini che in Israele, da settimane, si vanno ormai mobilitando non più solo per la liberazione degli ostaggi, ma chiedendo anche le dimissioni del governo Netanyahu. Sosteniamo gli israeliani che vogliono uscire dal tunnel di strage e distruzione in cui è stato trascinato il Paese.
Si cessi il fuoco immediatamente e sia adottato un piano che ponga fine alle sofferenze, ora.
Francesco Moshe Bassano
Guido Bassano
David Calef
Paola Canarutto
Giorgio Canarutto
Franca Chizzoli
Annapaola Formiggini
Paola Fermo
Sabetay Fresko
Bice Fubini
Nicoletta Gandus
Bella Gubbay
Joan Haim
Cecilia Herskovitz
Francesca Incardona
Stefano Levi Della Torre
Annie Lerner
Gad Lerner
Bruno Montesano
Guido Ortona
Giacomo Ortona
Bice Parodi
Mario Davide Sabbadini
Renata Sarfati
Eva Schwarzwald
Susanna Sinigaglia
Sergio Sinigaglia
Stefania Sinigaglia
Jardena Tedeschi
Mario Tedeschi
Fabrizia Termini
Claudio Treves
Roberto Veneziani
Micael Zeller
Per adesioni:
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