Navigare per gli oceani e il Mediterraneo, dove come recita un proverbio veneziano, “barca xe casa”.
Lorenzo Cipriani, pistoiese, storico dell’arte di formazione, uomo di mare ed esploratore delle antiche rotte del Mare Nostrum, è uno dei navigatori che hanno calcato le orme, in questo caso le onde, delle rotte dei vasti mari. E da narratore sulla cresta delle onde, Cipriani è autore di numerosi libri di viaggio: tra questi Mare Nostrum. Navigando nella storia: un periplo nel mondo antico in barca a vela. (Ed Giunti).
Cinque mesi di viaggio e cinquemila miglia percorse sulla barca Milanto, un 14 metri di proprietà di Valerio Bardi compagno di viaggio di Cipriani, un percorso iniziato dopo il giro del mondo
in periodo di pandemia che ci ha sorpreso nell’ oceano Pacifico, avventura nell’avventura, quando tutte le barche si sono fermate e la navigazione è stata interdetta.
Alla fine del lungo viaggio in barca a vela i due skipper Cipriani e Bardi hanno pensato di riprendere il mare, questa volta seguendo le antiche rotte millenarie del Mediterraneo. Un percorso storico, artistico, culturale, che in due riprese nel 2022 e nel 2023 li ha condotti a compiere il periplo del mondo antico.
Mediterraneo culla della civiltà e della cultura, ma oggi segnato dalle rotte tragiche della speranza e dai naufragi di migliaia di profughi dalle coste Sud ed Est.
Partendo da Viareggio, la barca Milanto ha raggiunto Sicilia, Isole Ionie, Peloponneso, Atene, Capo Sunion, Eubea, Sporadi e Monte Athos, stretto del Dardanelli e Istanbul, poi di nuovo nell’Egeo spinti dal vento di Meltemi lungo la costa turca, da Castellorizo a Creta, Malta, Sardegna e Baleari fino di nuovo a Viareggio.
Le rotte degli antichi popoli che hanno attraversato il Mediterraneo, ci hanno permesso di visitare in barca a vela i luoghi simbolo di questo mare. Le città come Atene, Istanbul, Mileto, Efeso, le isole del mito e degli dei, seguendo le rotte usate anche oggi. Ho trovato il leone di San Marco ovunque nell’Egeo, e le fortezze veneziane di Creta, Monenvasia , Modone e Corone sono immagini potenti che porto nel cuore.
Che significato ha oggi compiere un simile viaggio?
L’attualità del Mediterraneo, di fronte alle emergenze delle rotte di emigrazione, è molto presente nel mio libro. Partendo da Creta nei tre giorni di navigazione verso Malta abbiamo incrociato le rotte della speranza, abbiamo intercettato continue chiamate di soccorso, abbiamo visto i centri di accoglienza a Leros e a Lesbo, veri centri di detenzione, oggi navigatore nel Mediterraneo vuol dire sbattere contro le problematiche attuali. Le chiamate di emergenza erano intercettate da guardie costiere o ONG, noi segnavamo le combinate sulla carta e stavamo pronti a fare da ponte per le operazioni di soccorso.
Emozioni particolari?
Moltissime, soprattutto percorrendo la rotta verso il Dardanelli passando accanto a Troia leggendo i passi di Iliade e Odissea, arrivando a Istanbul al tramonto con le cupole dorate. A Istanbul ho acquistato dei portolani particolari, soprattutto quello di Piri Reis, Il libro del mare che ci presenta un mondo visto dai turchi, per i quali gli occidentali erano gli infedeli, che compivano azioni di pirateria e razziavano. Se in Italia si diceva “mamma li turchi”, gli ottomani dicevano “mamma gli italiani”. Abbiamo cercato di seguire i percorsi del portolano dell’ammiraglio della flotta ottomana.
Piri Reis (1465-1553) grande ammiraglio dell’Impero Ottomano fu autore anche della mappa del mondo che è conservata al Museo del Topkapi di Istanbul: tale mappa fu realizzata intorno al 1513 dall’ammiraglio che disegnò le coste dell’Africa e anche del nuovo mondo, la Americhe da poco scoperte da Cristoforo Colombo. Il frammento della mappa, trovata per caso negli anni Venti del secolo scorso all’interno del Palazzo dei Sultani, fu donata a Solimano il Magnifico poco dopo la sua compilazione. Piri Reis redasse Il libro del mare sulla base delle indicazioni e delle notizie riportate da naviganti e mappe ancora più antiche, Ancora oggi il trattato, ricco di illustrazioni dettagliate, è fonte di informazioni preziose e attuali. Copie del manoscritto in lingua turca, circa una trentina composte anche da altri autori e aggiornate nel tempo, sono conservate oltre che a Istanbul, a Vienna, Dresda, Bologna, Londra, Parigi e Oxford. Le illustrazioni in dettaglio rappresentano i principali porti del Mediterraneo, da Ancona a Brindisi, dal Pireo a Gibilterra, da Marsiglia a Genova. Informazioni strategiche che rappresentavano oltre alla mappa del Mediterraneo anche una formidabile fonte di dati per imprese belliche e commerciali, razzie e guerra da corsa comprese.
Dopo aver seguite le antiche rotte di Piri Reis quali sono i programmi futuri?
Estate di lavoro tra Corsica e Sardegna, e in testa un grande progetto che spero si realizzi nell’ottobre 2025, da preparare con impegno anche con fini umanitari.
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