Si sono appena concluse le date milanesi di The eras tour, tournée mondiale che l’artista originaria della Pennsylvania ha inaugurato più di un anno fa e che sta giungendo al termine, previsto per il prossimo dicembre. Sabato e domenica si è esibita, nelle sue uniche date italiane, davanti a un San Siro sold out, ricolmo di fan provenienti da tutta la penisola e dal mondo. Sì, perchè The eras tour è un fenomeno mondiale, chiacchierato fin dal suo annuncio. Taylor Swift è un fenomeno internazionale musicale, ma anche di fanbase e, soprattutto, economico. Ma chi è la pop star più amata al mondo?
Taylor Alison Swift nasce a West Reading nel dicembre del 1989. Appassionata di country e poesia, a undici anni mette per la prima volta piede nella capitale della musica americana, Nashville. Un talento cristallino, che le permettere di raggiungere la notorietà ancora molto giovane. Dopo la firma con Big Machine Records viene lanciato l’album di debutto Taylor Swift, nell’ottobre 2006. Le sonorità dei primi dischi sono profondamente country, trasformando la giovane cantante nella nuova stella di Nashville. Swift registra una serie impressionante di record, arrivando al suo primo tour nel 2009 che tocca Canada, UK, USA, Australia, Giappone e Bahamas. Non male per una ragazza di appena vent’anni. Con l’aumento della fama e il raffinamento della sua immagine, lo stile country vira sempre più verso il pop. Ready for it?, brano contenuto nell’album Reputation,segna la consacrazione dell’artista, che sembra aver abbandonato quasi del tutto il folk per abbracciare completamente il pop. A oggi Taylor Swift vanta undici dischi in studio e quattro re-incisioni.
Nel corso del 2020 l’imprenditore Scooter Braun, proprietario dei master dei primi sei album della Swift, vende i diritti Shamrock Holdings (posseduta dal nipote di Walt Disney), lasciando la cantate senza alcun controllo sulla propria musica. Dopo lo scoppio dello scandalo e una campagna mediatica senza precedenti, nel 2021 arriva l’annuncio dell’uscita della prima re-incisione, Fearless. I titoli di brani e dischi restano gli stessi, con l’aggiunta, tra parentesi, dell’indicazione “Taylor’s Version“. Oggi Swift ha rimesso le mani su quasi tutta la musica appartenente alla prima fase della sua carriera. Manco a dirlo, la ripubblicazione è diventata presto un business per il team della cantante. Nel 2023 viene rilasciato 1989 (Taylor’s Version), che balza subito in cima alle classifiche. L’album viene reso disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme streaming, ma è nelle versioni fisiche che il team marketing ha trovato il modo per trasformare la release in una vera e propria macchina da soldi. Di 1989 (Taylor’s Version) vengono ideate ben quattro versioni CD differenti, tutte uguali nel contenuto, ma dal packaging differente. Una manna per i collezionisti, pronti a spendere centinaia di dollari per accaparrarsi il disco in tutte le sue forme, dimensioni, formati (contiamo anche il vinile), colori ecc… Sembra una follia, ma questo è solo l’inizio.
Swifties, così si fanno chiamare i fan della giovane star statunitense. Sono folli, spietati, estremamente devoti, complottisti e pronti a tutto pur di dimostrare il proprio amore e lealtà. A ogni post ufficiale sulla pagina dell’artista, segue un’analisi ossessiva a ogni dettaglio di foto e descrizione. Nel mondo degli swifties tutto ha un secondo fine, un significato nascosto, una frecciatina diretta agli ex coniugi West o a un vecchio fidanzato, ma anche un messaggio cifrato che indica l’uscita di un nuovo comunicato.
Celebre per follia e pericolosità è il comportamento dei fan ai concerti. In Argentina alcuni ragazzi hanno preso posto davanti allo stadio mesi prima dello show, assicurandosi la possibilità di stare a pochi metri dalla star. Senza paura di caldo e fatica gli swifties sono pronti a tutto, anche sacrificando la propria sicurezza e quella altrui, specialmente in situazioni limite. Ha fatto il giro del mondo la notizia della morte di una ragazza durante la data di Rio de Janeiro. Una storia che, a dire il vero, leggiamo sui giornali sempre più spesso. Il pubblico diventa sempre più ingenuo e accecato all’amore, mentre l’organizzazione non tiene il passo rischiando di trasformare un momento di felicità in uno di tragedia.
Tornando a The eras tour e al segreto del suo successo ci sarebbe molto da dire. Nel 2020 Swift, sempre più in ascesa, si vede costretta a cancellare Lover Fest Tour, organizzato per l’uscita di Lover, a causa del Covid. Successivamente vengono pubblicati altri tre album, portando a un numero eccezionale le canzoni mai suonate dal vivo. Questa è una delle ragioni principali del successo della tournée, iniziata negli USA, con un numero iniziale di cinquantadue date, poi espanso a tutto il mondo, dove il successo dell’artista ha tardato ad arrivare. Per un totale di centocinquantadue spettacoli totali, The eras tour è già di per sé un fenomeno eccezionale, ma ciò che ha dello straordinario è l’impatto economico che gli show hanno sulle città ospitanti. Ogni sera il concerto dura più di tre ore e unisce i grandi successi dell’artista ai nuovi singoli scala-classifiche, senza contare il brano a sorpresa, ossia una performance fuori scaletta che contribuisce ad alzare la curiosità del pubblico.
Pochi mesi fa usciva la notizia che vedeva Bank of England intenzionata a rimandare il ribasso dei tassi, previsto per fine estate, proprio a causa del booster economico che l’Inghilterra vivrà proprio in quei mesi, quando Swift sbarcherà nel paese. È stato calcolato che le date anglosassoni porteranno nelle casse dello stato inglese una cifra pari a un miliardo di dollari complessivi. La capacità di questi concerto-evento di muovere l’economia si era già vista in Svezia quando Beyoncé aveva scelto Stoccolma come data inaugurale del suo tour, Renaissance, anch’esso di dimensioni esorbitanti. In quel caso l’impatto economico aveva colto impreparato il governo svedese, trovatosi a gestire un’enorme massa di persone proveniente da tutto il mondo, pronta a spendere migliaia di euro nelle infrastrutture locali. La storia si ripete, dunque, a Londra, città molto più abituata a eventi del genere.
Swift non è, quindi, solo un’artista ma un fenomeno capace di toccare e intervenire addirittura sull’economia di un paese. Ovunque vada è un successo, in tutti i sensi. C’è da ricordare che una grande fetta di pubblico degli spettacoli europei è, in realtà, americano. Questo perchè in Europa il costo dei biglietti e dell’alloggio è più che dimezzato. La spesa totale per il viaggio e il concerto risulta dunque essere incredibilmente minore rispetto a quella in patria. Si tratta di grande problema e dibattito che riguarda la gestione degli eventi d’intrattenimento negli Stati Uniti e, più in generale, in tutto il continente americano.
A questo punto potremmo chiederci come mai Taylor Swift sembri segnare un nuovo traguardo di fama, mai vissuta da nessun altro artista, dopotutto le pop star sono sempre esistite. Cosa la differenzia da Michael Jackson o Madonna? Innanzi tutto va considerata la diversa fruizione della musica. Fino all’avvento del Walkman la musica era un’arte di comunità, nel senso che la radio e i giradischi non permettevano un ascolto “personale”. Con la nascita dei device privati si può ascoltare quello che si vuole, in privacy e tranquillità. Inoltre, oggi i vari artisti raggiungono la notorietà grazie ai social. Feed personalizzati ci mostrano solo quello che vogliamo vedere. Questo nuovo modo di considerare e conoscere la musica rende più difficile scoprire artisti nuovi, poichè l’algoritmo ci mostra solo quanto sa che già ci piace, ma, allo stesso tempo, aumenta la fidelizzazione del pubblico. Siamo passati da ascoltatori appassionati a fan sfegatati. Non esiste più Madonna, come cantante più famosa del mondo, ma una Beyoncé come divinità da idolatrare.
Taylor Swift è un fenomeno straordinario, a prescindere che piaccia la sua musica, che presto entrerà nei libri di storia, in alcune università lo ha già fatto. Un fenomeno prettamente contemporaneo, figlio della nuova religione del pop, ma anche di scelte e azzardi di marketing eseguiti con una lucidità unica. Dopotutto stiamo parlando della perfetta fidanzatina d’America, come ce ne sono state tante, ma Swift ha avuto la capacità di costruirsi una squadra assetato di successo quanto lei. Si tratta, anche, di una scelta personale, la vediamo sempre sulle copertine dei più importanti tabloid del mondo. Una donna che ha deciso di sacrificare la propria privacy e intimità per sfamare continuamente un pubblico sempre più affamato.
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