Non staremo qui a elencare tutte le medaglie conquistate negli anni da quest’uomo-pesce, nativo di Carpi (in provincia di Modena) e, pertanto, dotato di ironia e buonumore come quasi tutti gli emiliani. Non sono i record o le vittorie, infatti, a fare la differenza, almeno non in questo caso. A fare la differenza è il carattere di un ragazzo che, all’apice della maturità sportiva, sembra aver raggiunto una serenità interiore che non può che fargli bene. Non è più il martello del triennio 2013-2016, non vince sempre o quasi e non gli si può chiedere di essere ogni volta al massimo della forma, anche perché non è più questo che gli interessa. Gli interessa, invece, dare il meglio di sé, divertirsi, far crescere un movimento che ha in Thomas Ceccon, Simona Quadarella e Benedetta Pilato i suoi pilastri del presente e del futuro e, se possibile, togliersi ancora qualche bella soddisfazione, come ad esempio il bronzo che ha conquistato a Parigi negli 800 stile libero mentre la sua compagna conquistava addirittura l’oro nella spada femminile a squadre, prevalendo al Grand Palais sulla fortissima Francia padrona di casa.
Basta questo a rendere l’idea di chi sia oggi Greg. E quando un campione del suo livello è in grado di essere felice più per una vittoria altrui che per una propria, si capisce che è diventato adulto, che ha raggiunto un livello che prima non aveva, che è in grado ormai di andare al di là dello sport e di tutto ciò che gli ruota intorno. Nuoterà per qualche altro anno, certo, continuerà a essere uno dei migliori, un punto di riferimento per la Federazione e per tutte e tutti noi, ma l’impressione è che adesso abbia capito ciò che conta davvero nella vita, che sia pronto a guardare al futuro, che sia finalmente in pace con se stesso e che possa divertirsi con la tranquillità propria di chi non ha più niente da dimostrare. Chi sia Greg, difatti, lo sappiamo, quanto valga pure e adesso pare averlo capito anche lui, cercando non più la perfezione ma innanzititto il benessere psico-fisico. E quando un atleta impara a star bene con sé stesso, impara a star bene anche con gli altri, ascoltando il proprio corpo e seguendo la propria anima e le proprie aspirazioni.
Non sappiamo cosa gli riserverà il futuro, ma gli auguriamo ogni bene. Una famiglia insieme alla sua Rosella, magari, altre medaglie, possibilmente d’oro, e un tramonto di carriera che rechi con sé una nuova alba, sul piano umano e professionale.
Trent’anni, e sembra che stiamo parlando di un veterano. In effetti lo è, ma questo magari non glielo diciamo!
L’articolo Paltrinieri: trent’anni di gloria proviene da ytali..