Disavventura sul treno per Luca Bizzarri: il comico ammette “È colpa mia”. Poi la frecciatina al Ministro dei trasporti.
Il famoso comico e attore Luca Bizzarri ha passato ore di fuoco a bordo del treno che da Bologna avrebbe dovuto portarlo a Firenze. Proprio nella città toscana, Bizzarri si sarebbe dovuto esibire nel suo spettacolo “Non hanno un amico“. Spettacolo che, alla fine, ha dovuto annullare proprio a causa del ritardo del treno.
Ma l’attore, come al suo solito, ha deciso di affrontare l’imprevisto con la sua immancabile ironia, lanciando anche una frecciatina al Ministro dei Trasporti. Scopriamo nel dettaglio che cosa è successo.
Luca Bizzarri: spettacolo annullato per colpa del treno
Mentre l’orologio continuava a scorrere e la possibilità di arrivare in tempo si allontanava sempre di più, Bizzarri ha iniziato a commentare la situazione con il suo tipico umorismo.
In una delle sue storie, ha infatti ironizzato: “Nel caso non riuscissi a fare lo spettacolo, citofonare ministero delle Infrastrutture, che evidentemente ha cose più interessanti a cui pensare“.
Luca Bizzarri
Dopo oltre tre ore di attesa, il comico ha infine comunicato la decisione di tornare a Bologna e annullare lo spettacolo. Con tono sarcastico, Bizzarri ha commentato l’episodio ringraziando ironicamente il ministro Salvini: “Viva il ministro delle Infrastrutture!”. La performance al Teatro Puccini è stata rinviata al 6 novembre, con la promessa da parte del comico di far sorridere comunque i fan, nonostante l’imprevisto.
Luca Bizzarri: “Pensavo ci fossero morti e feriti”
Dopo aver gettato la spugna ed essere tornato al punto di partenza, Bizzarri si è rivolto ancora una volta ai suoi follower.
“Eccomi tornato a Bologna. Sono partito alle sei da Bologna, sono le nove e mezza e ho preso questo “Bologna-Bologna” che ci ha messo tre ore e mezza con rivoluzione sul treno, assalto al bar. Però devo dire la verità, pensavo ci fossero morti e feriti. Purtroppo ho lasciato degli amici sul treno – perché si sa che in queste situazioni si creano amicizie – che devono arrivare fino a Napoli. Ma non è colpa di Salvini – conclude -, è colpa mia“.