Il 6 ottobre alle 18.00 Roger Ballen si è materializzato allo Spazio eventi della Toletta a Venezia. E’ stato così possibile ricevere cataloghi con una dedica-disegno, fare tutte le domande necessarie per capire un po’ meglio l’opera dell’artista e fotografo.
Così abbiamo saputo che Roger Ballen, nato a New York nel 1950, ha presto intrapreso la strada della fotografia di strada, seguendo da vicino la stagione delle battaglie per i dritti civili, e tutto quello che rendeva palpitante di novità la Grande Mela. Tra le altre cose ha seguito e fotografato l’ormai mitico happening di Woodstock. Poi ad un tratto c’è stato l’incontro con l’arte.
Senza eredità, in solitaria, un po’ alla volta le sue fotografie si sono affrancate dalla rappresentazione del reale, per approdare a forme fantastiche di archetipi junghiani. L’artista ha pubblicamente ricordato l’importanza di Karl Gustav Jung nella sua formazione.Tema che ritorna è quello di una umanità di cui restano per lo più solo le ossa, resto di un dolore e una fatica di vivere che consuma l’umanità. L’archetipo junghiano del dolore è la vera chiave di lettura dell’arte di Roger Bellen.
Attualmente l’artista sta lavorando all’illustrazione dell’ Inferno di Dante e il prossimo anno terrà una mostra a Roma.Una serata difficile da dimenticare, merito della lungimiranza dell’editore e del fascino dello Spazio Eventi.
Immagine di copertina: Roger and the Inner Voices, 2015. Ritratto di Marguerite Rossouw (dal sito rogerballen.com).
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