Una nuova piazza nel cuore di Roma, tra Castel Sant’Angelo e Piazza San Pietro, un affaccio sul Tevere con ampie gradinate, due fontane circolari che accompagneranno i pellegrini dell’Anno Santo: il prolungamento del sottovia del Lungotevere in Sassia a Piazza Pia atteso da molti anni ha permesso la realizzazione di una vasta zona pedonale che unisce idealmente l’antico con l’attuale, dove la tecnologia, l’innovazione e la sostenibilità hanno trovato armoniosa convergenza nella costruzione delle vaste fontane, una tradizione di bellezza che caratterizza Roma nel suo meraviglioso centro storico e non solo.
Parliamo quindi del progetto ”Sottovia”, finanziato con i fondi per il Giubileo, commissionato dal sindaco di Roma, Commissario straordinario per il Giubileo e da Anas (direttore dei lavori Sara Fadlun) all’impresa esecutrice Salcef spa su progetto Proger Policreo e realizzato dalla Via Ingegneria (architetti Lozano Lalinde, Cellini, Catalano, Migliori) coordinato come tutti gli interventi per l’Anno Santo 2025 dalla Presidenza del Consiglio. Un progetto tecnicamente molto impegnativo anche per lo spostamento di due collettori fognari come spiega l’architetto Felipe Lozano Lalinde, madrileno da trent’anni a Roma, una impresa di ingegneria idraulica di notevolissima complessità realizzata grazie ad Acea.
La ditta Forme d’Acqua Venice Fountains di Cavallino Treporti ha ricevuto l’incarico di realizzare in tempi molto stretti – solo due mesi – le fontane del diametro di sette metri (progetto Via Ingegneria) che contengono un insieme tecnologico con un gioco d’acqua centrale dal quale partono armoniose onde verso i bordi, illuminate da due elementi contrastanti di luce, uno nell’ugello sorgente e uno perimetrale: tali luci “dialogano e si scambiano nei movimenti tra acqua e luce, soprattutto la sera l’effetto è suggestivo”, afferma Gianluca Orazio, titolare di Ecosistem della quale Forme d’Acqua è una branca.
Oltre alla realizzazione degli impianti idraulici, elettrici e tecnologici che permettono i giochi d’acqua ai quali tutta la sperimentata squadra di Orazio ha contribuito, molta è l’emozione di trovarsi in questo luogo crocevia di storia e religione, passaggio che vedrà transitare milioni di pellegrini durante l’anno giubilare: una giornata di sole e vento gelido di tramontana rende ancora più nitidi i contorni di Castel Sant’Angelo, via della Conciliazione, la Basilica di San Pietro sullo sfondo, da oggi uniti senza l’attraversamento stradale che rendeva il passaggio sia pedonale che automobilistico problematico e a singhiozzo, con oltre tremila passaggi automobilistici ogni ora. Un progetto che avrebbe dovuto vedere la luce già nell’anno giubilare 2000, realizzato oggi con una collaborazione straordinaria (e rara) tra istituzioni italiane e tra Italia e Città del Vaticano.
In attesa dell’arrivo delle autorità (sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ministro dei Trasporti Matteo Salvini, segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, delegato di Papa Francesco all’organizzazione dell’Anno Santo mons. Rino Fisichella, presidente Regione Lazio Francesco Rocca) facciamo un breve sopralluogo della nuova piazza e soprattutto delle fontane, concepite come spazio usufruibile da turisti e pellegrini, che potranno sostare e sedersi sui bordi di travertino, la pietra magica di Roma proveniente dalle cave utilizzate da millenni. I bordi / panchina sono costruiti in travertino massello, mentre le vasche sono rivestite di lastre sempre di travertino, materiale che si riallaccia all’architettura circostante con armonia. La moderna tecnologia utilizzata per le vasche prevede l’utilizzo sempre della stessa quantità di acqua, misurata e controllata, stabile e reintegrata solo quando evapora: il sistema di App My Fontain permette tramite degli alert di monitorare sia i consumi che gli eventuali inconvenienti nel funzionamento, bloccando l’acqua per non sprecarla, mantenuta pulita e cristallina tramite un pannello che regola i dosaggi di acido e cloro, con progettazione attenta del Mep (Mechanical Electrical Plumbing).
Anche l’illuminazione è a bassissimo consumo energetico – spiega Orazio – in questo consiste il concetto di sostenibilità dell’impianto: una barra bianca di Led illumina il perimetro interno delle vasche diffondendo una luce calda, mentre quattro Led bianchi focalizzati sull’ugello centrale completano il sistema grazie a una programmazione che consente di generare pulsazioni luminose.
Le fontane contengono complessivamente un volume di quindici metri cubi di acqua: 450 mila sampietrini rivestono i settemila metri quadri di superficie di piazza e gradinate che affacciano sul Tevere e nascondono il nuovo passaggio automobilistico sotterraneo che dal Passetto del Borgo si inserisce nel preesistente sottopasso del Lungotevere in Sassia. Costato 85 milioni di euro, per 450 giorni di lavoro con 110 maestranze impegnate su tre turni per tutte le ventiquattr’ore della giornata, uno scavo di 35mila metri cubi, una serie di importanti ritrovamenti archeologici che hanno visto impegnate Sovrintendenza Speciale e sessanta specialisti: nel mese di giugno sono stati rinvenuti i resti di una antica lavanderia di epoca romana oltre a reperti della probabile residenza con giardino dell’Imperatore Caligola che saranno ricollocati in sedi appropriate.
L’apertura della Porta Santa alle 19 del 24 dicembre avrà come sfondo Piazza Pia che acquista vera dignità di piazza, nella quale è previsto il transito di centocinquantamila persone al giorno, in sicurezza. L’opera più importante del Giubileo, hanno sottolineato le varie autorità, in particolare monsignor Parolin (“antichità romana di Castel sant’Angelo con l’opera di Michelangelo e Bernini, antico e moderno non si contrappongono ma permettono di vedere una contiguità che solo la mano dell’artista può realizzare con coerenza”).
Certo un bel traguardo per la dinamica società che ha sede a Cavallino Treporti, che dal 2005 progetta, costruisce, restaura fontane in varie parti del mondo: Europa, Medio Oriente, Turchia, Cina, Kazakistan, Kurdistan Irakeno.
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