Partito l’iter per l’istituzione della commissione consiliare antimafia, anticorruzione e legalità. L’atto, che sarà portato all’attenzione del Consiglio comunale, è pronto e mira a mettere in pratica un impegno preso dal sindaco Vito Leccese, sin dalla campagna elettorale anche per dare un segnale chiaro dopo le ispezioni della commissione prefettizia sull’inchiesta “Codice Interno”.
La nuova commissione, che sarà presieduta dall’opposizione, avrà il compito di intensificare l’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni mafiosi e di corruzione, sviluppando specifiche iniziative e progetti di contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso; dovrà elaborare indagini conoscitive sui fenomeni mafiosi e di corruzione, anche elettorale, e promuovere attività finalizzate a impedire lo sviluppo dei fenomeni di tipo mafioso sul territorio della città di Bari, in particolare nel sistema degli appalti e opere pubbliche; dovrà indirizzare la giunta nella predisposizione di idonei e incisivi strumenti per concorrere alla prevenzione e al contrasto del radicamento delle associazioni di tipo mafioso e di tutte le forme di criminalità organizzata nella città di Bari, verificandone periodicamente l’adeguatezza. Altro compito sarà quello di promuovere specifiche azioni formative rivolte ad amministratori e dipendenti comunali sui temi della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato mafioso, della diffusione della cultura della legalità e specifiche iniziative/soluzioni per il riuso sociale dei beni confiscati, anche in favore dell’amministrazione comunale; monitorare e verificare l’adeguatezza delle iniziative per ostacolare l’infiltrazione delle associazioni di tipo mafioso nel territorio cittadino, nell’amministrazione comunale e nelle aziende/enti controllati, anche in sinergia con altre istituzioni ed infine dovrà favorire la consapevolezza del fenomeno mafioso, corruttivo – anche elettorale- nella società civile e delle istituzioni pubbliche e promuovere -in particolare tra i giovani- la cultura della legalità e dell’antimafia sociale come elemento fondamentale per la crescita civile, sociale, politica ed economica della città di Bari.
“Introduciamo nello statuto una commissione che non ha poteri ispettivi o giurisdizionali ma che dovrà valutare – ha detto Leccese – con strumenti che ha sul piano statuario, eventuali fenomeni legati a infiltrazioni e corruttivi. Per fare in modo che tutti si stia molto più attenti.
Noi per primi siamo rimasti storditi da quello che è emerso da Codice interno, quello di oggi è un segnale importante per la città “. Alla conferenza hanno partecipato l’assessore Nicola Grasso, il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri e i consiglieri di maggioranza e opposizione.
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