Tempo di lettura: 4 minuti
“Io penso che la vita sia una grande e triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza sapere né come né perché né da chi, la necessità di ingannare continuamente noi stessi con la spontanea creazione di una realtà (una per ciascuno e mai la stessa per tutti) che di tratto in tratto si rivela vana e illusoria. Chi ha capito il gioco non riesce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può più prendere né gusto né piacere dalla vita. Così è.”
Con questa frase che echeggia nell’aria, inizia la commedia BUFFONERIA… E Pirandello se ne va in vacanza, rappresentata il 24 gennaio 2025 al Piccolo Teatro di Bari “Eugenio D’Attoma”. Lo spettacolo, messo in scena dalla compagnia Scene Teatro, offre una splendida interpretazione di Roberto Romeo nel ruolo di Pirandello, accompagnato dalle performance di Angela Borromeo e Simona De Santis. L’opera è un intenso viaggio pirandelliano tra realtà e illusione, in cui il teatro diventa specchio delle contraddizioni umane. BUFFONERIA…. un’Ironica Riflessione sull’Arte e la Vita, una commedia in atto unico che segna il debutto dell’originale e ironica commedia di Adele Dentice. Ispirata a aspetti inediti e poco noti della vita di Pirandello, l’opera denuncia la realtà odierna, appiattita dalla mediocrità e dal compromesso. La commedia sollecita riflessioni e interrogativi amletici sull’arte e sul senso della vita, con una provocatoria domanda: Perché la gente snobba il teatro La scena si apre con l’attrice che annuncia al pubblico che lo spettacolo non può iniziare perché l’autore è morto. Dalla platea si leva uno spettatore (interpretato da Roberto Romeo), che si rivela essere proprio Pirandello. Con amarezza, egli osserva che, sebbene l’autore sia morto, il teatro stesso sembra essere in fin di vita, vittima di un sistema che limita la libertà degli attori e soffoca la creatività. L’attrice, con determinazione, sfrutta l’occasione per rinfacciargli la sua arroganza, dando vita a una riflessione sul teatro e sul suo ruolo nel mondo contemporaneo.
Una riflessione sul Senso del Teatro e la Crisi dell’Uomo Moderno Il senso del teatro è quello di meravigliare, sorprendere, scandalizzare… Oggi il pubblico non si scandalizza più. La commedia prosegue con una critica al teatro contemporaneo, descritto come moribondo e incapace di suscitare le giuste emozioni, un riflesso di una società che si è adattata alla mediocrità “La gente non va più al teatro perché è ignorante e gli attori non sono più in grado di attrarre il pubblico”, afferma l’autore “Ma anche perché pubblico oggi ha tanta scelta” , controbatte l’attrice “serie tv , cinema, netflix instagram, tik tok, il pubblico è libero di scegliere comodamente a casa sua con un click”. E’ forse il progresso che uccide l’arte? L’opera affronta anche il dramma dell’uomo moderno: la mancanza di ideali e la vita mediocre di chi si è rassegnato al compromesso. In questo contesto, il riferimento a due giovani Caterina (madre di Pirandello ) e Stefano (padre) di tradizione garibaldina e antiborbonica che ai nostri tempi sarebbero stati processati per terrorismo e sottoposti ai servizi sociali. E la critica ai giovani di oggi che non sono colpevoli, ma sono figli di una generazione che ha smarrito i propri valori. La Crisi dell’Autore e il Teatro come Specchio della Vita A mano a mano che lo spettacolo si sviluppa, Pirandello stesso riflette sulla sua vita e sulla sua carriera, spesso intrappolato dalle figure femminili che hanno segnato la sua esistenza. Tra i temi trattati, emergono anche le sue complesse relazioni con figure intellettuali del suo tempo, come la scrittrice Grazia Deledda, vincitrice del Premio Nobel, e il marito di quest’ultima, criticato per le sue ambizioni personali. Pirandello si interroga sull’arte e sul senso della vita, mentre gli attori, nel tentativo di dare nuova vita alla sua opera, decidono di invertire i ruoli: l’autore diventa l’attore principale, affrontando la propria crisi esistenziale sul palcoscenico. Se non riusciranno a superare il blocco creativo, l’intelligenza artificiale interverrà a risolvere la situazione. Nel cuore della commedia, emerge anche la biografia di Pirandello, con aneddoti che rivelano le sue difficoltà personali. La testimonianza di una domestica siciliana racconta come Pirandello, cresciuto con una fervente educazione religiosa, abbia abbandonato la fede all’età di sei anni, in seguito a un episodio che lo ha portato a diventare ateo. La sua riflessione sulla condizione femminile, le difficoltà delle donne che aspirano a essere uguali agli uomini, e i suoi rapporti con le donne della sua vita, si intrecciano con le sue esperienze artistiche. Il teatro, simbolo della sua esistenza, diventa il luogo in cui Pirandello esprime la sua disperazione e la sua visione della vita. Ma l’autore, purtroppo, è ormai consapevole che l’arte non offre più il senso di gratificazione che una volta dava. L’aspirazione a scrivere solo per un “grande evento” si scontra con la realtà di un mondo che sembra aver perso ogni slancio verso la grandezza. La commedia si chiude con una riflessione sul declino del teatro e sull’inesorabile logoramento della sua grandezza. Pirandello, ormai vecchio e disilluso, esprime il desiderio di “bruciare tutto prima di morire”, mentre sua moglie Antonietta lo esorta ad andare in vacanza in America per sfuggire ai tormenti dell’arte. Nel sottofondo, una frase riecheggia: “La gente non va più a teatro perché è ignorante o per colpa degli attori? O forse è la colpa dell’autore, che non sa più attrarre il pubblico?” In questa riflessione si nasconde l’interrogativo centrale della commedia: cosa resta dell’arte e della cultura in un mondo che sembra non riconoscerne più il valore? Alla fine dello spettacolo noi di Lsd a intervistare l’attore. Una descrizione curiosa e rispettoso della vita del grande scrittore, che io stesso che lo insegno, non sapevo . Tutte cose documentate come il rapporto con la moglie sofferente e gelosa o la controversia con Grazia Deledda che gli soffiò il Nobel per la letteratura che Pirandello vinse l’anno successivo- ha risposto Roberto Romeo. Tanti gossip che hanno incuriosito e catturato l’attenzione del pubblico al Piccolo Teatro D’Attoma per novanta di piacevole teatro. Musiche: Massimo Abrescia, Luciano Salvemini Luci e fonica: Claudio Farina Una replica è prevista il 9 febbraio 2025 al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma di Bari.
L’articolo Buffoneria… e Pirandello se ne va in vacanza: un viaggio tra realtà e illusione proviene da LSD Magazine.