Il caos incendi a Los Angeles e la paura vista in prima persona: Elisabetta Canalis ha raccontato quanto vissuto in queste settimane.
Dopo gli incendi che hanno devastato Los Angeles obbligando tantissime persone a lasciare casa, Elisabetta Canalis, che vive ormai da anni negli States, ha raccontato quanto vissuto in prima persona ammettendo di essere stata fortunata a non subire danni come diversi altri individui a lei anche cari e conosciuti. Parlando a Tv Sorrisi e Canzoni, l’ex Velina ha svelato di aver temuto tanto per sé e la sua famiglia e di essere, ancora oggi, piuttosto in ansia per la situazione.
Elisabetta Canalis, gli incendi vissuti in prima persona
Il dramma che ha colpito Los Angeles con lo scoppio degli incendi ha visto anche Elisabetta Canalis coinvolta. L’ex Velina, come noto, vive da anni negli States e si è trovata nel bel mezzo del caos.
A Tv Sorrisi e Canzoni, la donna ha svelato nel dettaglio dove si trovava nel momento dell’inizio delle fasi caotiche prima del disastro. “Ho accompagnato la mia bambina a scuola e poi sono andata a lavare la macchina. All’improvviso ho visto una nube di fumo che si alzava all’orizzonte dalla zona delle Palisades, che si trova a est, verso il mare e Malibu”.
Elisabetta Canalis
Fin da subito alla Canalis è stato chiaro che stesse accadendo qualcosa: “Ho subito chiamato il mio compagno per capire com’era la situazione a casa, e lui dal balcone mi ha detto che si vedevano l’incendio e il fumo in lontananza. Sono corsa a casa e non è stato facile, perché nel giro di un paio d’ore c’erano dappertutto le barricate dei vigili del fuoco“.
“Tutto pronto” alla fuga
L’ex Velina, sebbene non abbia avuto particolari problemi rispetto, invece, a tantissime altre persone, ha dovuto seguire delle regole e delle precauzioni precise: “[…] Il problema più grosso era il fumo nell’aria: ci hanno ordinato di tenere chiuse le finestre e non accendere aria condizionata o riscaldamento per non fare entrare sostanze nocive. E anche di bollire l’acqua prima di usarla”.
La Canalis ha spiegato che dopo quelle fasi terribili è stata costretta, per motivi personali e anche per lavoro, ad andare in Italia e lasciare il compagno e la figlia a Los Angeles.
Ad ogni modo, in quei momenti, anche lei era pronta ad ogni evenienza: “Comunque le valigie erano pronte e la macchina era col pieno fatto, in caso di complicazioni“.
La donna ha aggiunto che si tratti senza dubbio di una tragedia ma anche di come “si dovrà fare chiarezza sulle colpe di chi governa la città”.