Confagricoltura Puglia esprime forte preoccupazione per le disposizioni contenute nella legge di Bilancio regionale che prevedono l’introduzione di nuovi Consigli di amministrazione per enti strategici come l’Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente) e l’Arif (Agenzia regionale attività irrigue e forestali). “Queste misure – scrive la Confagricoltura – rappresentano un significativo passo indietro rispetto al principio di gestione autonoma e tecnica che, fino a oggi, ha garantito imparzialità e competenza nella gestione di settori cruciali per il territorio pugliese.
La scelta di eliminare l’attuale modello basato su amministratori unici per sostituirlo con una governance allargata, composta da tre presidenti e sei consiglieri, rischia di trasformare queste agenzie in strumenti soggetti a logiche politiche. Una simile impostazione potrebbe compromettere la loro capacità di svolgere il ruolo fondamentale di garanti del rispetto delle norme ambientali e del supporto alle attività irrigue e forestali, con ricadute negative dirette sull’economia, sul lavoro e sull’intero sistema agricolo pugliese. “L’Arpa e l’Arif hanno da sempre rappresentato interlocutori tecnici e imparziali per le imprese agricole, fornendo un punto di riferimento stabile nella valutazione dell’impatto ambientale e nel controllo dei parametri ecologici. La loro autonomia – evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia – è una condizione imprescindibile per garantire un quadro normativo chiaro e affidabile, elemento cruciale per la sostenibilità e la competitività delle aziende agricole pugliesi, che già operano in un contesto economico complesso”.
“Confagricoltura Puglia” sottolinea “si oppone fermamente a un emendamento che rischia di minare la credibilità e l’efficacia di Arpa e Arif. Chiediamo con forza che la Regione Puglia riveda queste disposizioni e garantisca la tutela dell’indipendenza di questi enti. L’ambiente, l’agricoltura e il lavoro non possono essere sacrificati sull’altare delle logiche di spartizione politica”. L’organizzazione degli agricoltori pugliesi, dunque, invita tutte le forze politiche e istituzionali a riflettere sull’importanza di preservare l’autonomia di Arpa e Arif, enti che, per il loro ruolo strategico, devono continuare a operare con competenza tecnica e senza ingerenze. Solo così sarà possibile salvaguardare il delicato equilibrio tra la tutela ambientale e lo sviluppo agricolo, due pilastri fondamentali dell’economia regionale.
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