In provincia di Bari “l’enorme profitto realizzato con il traffico anche internazionale di droga ha permesso alle organizzazioni mafiose locali (non solo baresi) di infiltrarsi nei circuiti economico-imprenditoriali, soprattutto nel settore agro-alimentare e turistico o quello del gaming e del traffico di petroli. Da qui la constatazione della presenza di una sorta di ‘zona grigia’, costituita da partecipi o fiancheggiatori professionali, che favorisce un incremento del livello di penetrazione delle mafie pugliesi in vari settori economici”. E’ quanto viene sottolineato nella relazione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario di Bari. Preoccupazione viene espressa per gli “episodi di violenza eclatante che si stanno consumando da qualche tempo nei locali notturni della provincia barese e della vicina Bat, protagonisti alcuni gruppi di giovanissimi rampolli delle più note consorterie criminali del capoluogo”.
“Il comune denominatore che unisce questi allarmanti episodi – viene evidenziato nella relazione – è costituito dalla esaltazione della prepotenza e della violenza quale mezzo di affermazione pubblica della caratura criminale di tali giovani, che cercano la rissa e la provocazione. Essi di solito pretendono apertamente ed ottengono di entrare nei locali notturni senza pagare ingresso e consumazioni, pretendono altrettanto apertamente (perché tutti vedano) ed ottengono di entrare senza alcun controllo da parte degli operatori della vigilanza (quantomeno negligenti) in modo da introdurre liberamente armi (di cui sono abitualmente dotati) e stupefacenti e cercano apertamente e senza una valida ragione lo scontro con altri soggetti individuati come appartenenti ad altre famiglie o ad altri contesti territoriali”.
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