Una 34enne australiana stava raccontando sui social la battaglia di sua figlia contro una malattia terminale, ma gli investigatori sostengono che stesse drogando la bambina di un anno per filmarla e pubblicare i video con “immensa angoscia e dolore”
Una 34enne australiana stava raccontando sui social la battaglia di sua figlia contro una malattia terminale, ma gli investigatori sostengono che stesse drogando la bambina di un anno per filmarla e pubblicare i video con “immensa angoscia e dolore”