La tavola imbandita, i pasticcini, i festoni azzurri e la neonata – che gli invitati credevano fosse un maschio – in braccio a Rosa Vespa. È la scena che si sono trovati davanti gli agenti della Polizia di Stato arrivati nella casa di Vespa e del marito Acqua Moses lo scorso 21 gennaio a Castrolibero, in provincia di Cosenza.
Poche ore prima, Vespa aveva rapito la bimba dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. “Mio marito non c’entra nulla”, dice la donna 51enne ai poliziotti. “Non sapevamo niente”, assicurano disperati i suoi parenti. A mostrare le immagini de blitz nell’appartamento delle forze dell’ordine è il sito online di Repubblica.
Vespa si trova attualmente nel carcere di Cosenza con l’accusa di sequestro di persona, mentre il marito è stato rilasciato lo scorso 24 gennaio dopo gli interrogatori di garanzia.
Durante il colloquio con il pubblico ministro Antonio Bruno Tridico, avvenuto alla presenza degli avvocati della coppia, Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, Vespa si è assunta ogni responsabilità dell’accaduto: ha escluso qualsiasi coinvolgimento di terze persone e ha precisato che non ha mai voluto far del male alla neonata rapita.
Il marito ha ribadito che era totalmente all’oscuro del rapimento. L’uomo sostiene di aver sempre creduto, negli ultimi mesi, al fatto che la moglie fosse incinta e che nei giorni scorsi avesse partorito un maschietto, come lei stessa aveva raccontato a tutta la sua famiglia e aveva scritto sui social. Il gip ha ritenuto credibile la versione di Moses.
Lo scorso 21 gennaio la donna, dopo aver rapito la neonata nella clinica, è tornata a casa e ha organizzato un festeggiamento con i parenti per la nascita di un maschietto (durante i mesi della finta gravidanza, infatti, Vespa aveva fatto credere a tutti di aspettare un maschio).
Le forze dell’ordine sono risaliti a lei grazie alle videocamere di sorveglianza della Sacro Cuore: al loro arrivo nell’appartamento della coppia, a Castrolibero, gli agenti della Polizia hanno trovato i famigliari di Vespa e il marito, ignari del rapimento, che stavano celebrando la nascita del bambino.