Rosa Vespa, la 51enne che lo scorso 21 gennaio ha rapito una neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, resta in carcere con l’accusa di sequestro di persona. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari Claudia Pingitore, che invece disposto la scarcerazione per il marito della donna Acqua Moses Omogo Chidiebere, 43 anni, ritenuto estraneo ai fatti.
La Gip si è pronunciata oggi, venerdì 24 gennaio, dopo gli interrogatori di garanzia dei due nel carcere di Cosenza, durati circa tre ore.
Durante il colloquio con il pubblico ministro Antonio Bruno Tridico, avvenuto alla presenza degli avvocati della coppia, Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, Vespa si è assunta ogni responsabilità dell’accaduto: ha escluso qualsiasi coinvolgimento di terze persone e ha precisato che non ha mai voluto far del male alla neonata rapita.
Il marito ha ribadito che era totalmente all’oscuro del rapimento. L’uomo sostiene di aver sempre creduto, negli ultimi mesi, al fatto che la moglie fosse incinta e che nei giorni scorsi avesse partorito un maschietto, come lei stessa aveva raccontato a tutta la sua famiglia e aveva scritto sui social.
Il gip ha ritenuto credibile la versione di Moses. “Il mio assistito – ha detto il suo difensore, Gianluca Garritano – è stato creduto totalmente perché lui stesso ha ritenuto credibile la gravidanza portata avanti dalla moglie. Ci sono anche delle foto che ritraggono Moses mentre bacia la pancia della moglie”. “Rosa Vespa – ha aggiunto l’avvocato Garritano – aveva un pancione credibile, che la faceva sembrare incinta. Ha mostrato al marito anche una lettera di dimissioni dalla clinica”.
Lo scorso 21 gennaio la donna, dopo aver rapito la neonata nella clinica, è tornata a casa e ha organizzato un festeggiamento con i parenti per la nascita di un maschietto. Le forze dell’ordine sono risaliti a lei grazie alle videocamere di sorveglianza della Sacro Cuore: al loro arrivo nell’appartamento della coppia, a Castrolibero, gli agenti della Polizia hanno trovato i famigliari di Vespa e il marito, ignari del rapimento, che stavano celebrando la nascita del bambino.
Sia Moses sia i parenti della donna erano convinti che la neonata fosse in realtà un neonato. Durante i mesi della finta gravidanza, infatti, Vespa aveva fatto credere a tutti di aspettare un maschio. La donna, però, ha poi rapito per sbaglio una femmina. E allora ecco che, pur di portare avanti la menzogna, una volta rientrata a casa, ha vestito la piccola di azzurro e ha imbastito una festicciola con allestimenti di colore blu.
L’8 gennaio scorso Vespa avevaannunciato sui social la nascita di un bimbo, Ansel. “Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!”, recitava il post.