Il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari ha avviato un programma di sorveglianza sanitaria rivolto alle strutture turistico-ricettive e alle RSA per prevenire la diffusione della legionella. L’azienda sanitaria, in una nota, ha sottolineato l’importanza di queste attività, considerando che il batterio della legionella si trova in ambienti acquatici naturali e in impianti idrici artificiali, con il potenziale di causare patologie gravi, come le polmoniti.
Per il 2025, la Asl ha pianificato un’analisi sistematica delle valutazioni dei rischi di legionellosi, affiancata da campionamenti periodici a cura del nucleo operativo territoriale. L’obiettivo è duplice: ridurre il numero di casi di legionellosi e minimizzare il rischio di esposizione. Nel 2024 sono state condotte 40 indagini territoriali, con un totale di 179 campionamenti, un numero significativamente superiore rispetto al 2023, che si era chiuso con 14 indagini e 11 campionamenti.
Le modalità operative per affrontare le situazioni critiche sono state al centro di un convegno svoltosi oggi a Bari, organizzato dalla Direzione del Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con il coordinamento degli Spesal e l’Unità Operativa di Igiene Industriale. L’evento ha coinvolto referenti delle direzioni sanitarie degli ospedali, laboratori di analisi, strutture turistiche, ingegneri e tecnici degli impianti idrici. Ad aprire i lavori sono stati Luigi Rossi, direttore sanitario della Asl Bari, Fulvio Longo, direttore del Dipartimento di Prevenzione, e Massimiliano Giuliano, responsabile della Igiene Industriale.
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