La Final Four di Del Monte Coppa Italia inizia subito con film hollywoodiano tra i detentori in carica della Sir Susa Vim Perugia e gli underdog della Rana Verona che, proprio come in Rocky IV, dopo aver subito colpi per due set, ribaltano tutto, mandano Ivan Drago knock out e volano in finale. La loro prima finale. Capolavoro assoluto!
Un capolavoro di squadra, questo va sottolineato, ma che squadra sarebbe questa Verona senza Keita e Mozic? Una coppia di fenomeni che oggi hanno decisamente fatto la differenza con giocate da far venire giù l’intera Unipol Arena di Casalecchio: 30 punti a referto il primo (con il 52% in attacco e 36% di ricezione positiva!), 28 il secondo (con il 56%). In doppia cifra per Perugia Ishikawa con 15, Russo con 13, Semeniuk con 10.
Starting Players – Lorenzetti parte con la diagonale principale formata da Giannelli ed Herrera, Ishikawa e Semeniuk in posto 4, Russo e Loser al centro, Colaci libero. Stoytchev se la gioca inizialmente con Abaev-Jensen, Keita e Mozic schiacciatori, Zingel e Corsia coppia centrale, D’Amico libero.
1° set – Si parte con azioni prolungate che infiammano tempo zero una Unipol Arena vicina al tutto esaurito. Gli umbri allungano in un amen (4-1) e dalle facce di Giannelli e soci si capisce subito che a Verona servirà un’impresa per staccare il biglietto della finale. Un ace di Jensen ristabilisce la parità agli 8 e un murone a tre su Ishikawa vale il sorpasso dei veneti (11-12). Magia di Keita con un bilanciere alla Ngapeth, ace di Mozic e la Rana vola anche sul +2 (13-15), subito ripresa però da Herrera. Siamo solo a metà del primo set ma quanto a giocate ne abbiamo viste già di fotoniche! Contro sorpasso di Perugia (18-17), che allunga anche grazie a una svirgolata di Keita. Il maliano, anche da posto 4, resta la spara palloni più attiva nella metà campo veneta (chiuderà il set con 9 punti personali), mentre dall’altra parte della rete c’è un Giannelli che dirige la sua orchestra senza mai permettere agli avversari di leggere in anticipo lo spartito. Alla fine due/tre punti di vantaggio bastano e avanzano alla Sir per tagliare per prima il traguardo di questo primo set (25-22).
2° set – Il secondo set inizia con un prolungato punto a punto sino al primo break di Verona che arriva solo sul 9-11. Spostata l’inerzia a suo favore, la Rana salta anche sul +3 (13-16) costringendo Lorenzetti a chiamare timeout per fare un po’ di ordine, soprattutto tentare di trovare un antidoto ai colpi al veleno di un Keita che ora è assolutamente unstoppable! Perugia si aggrappa ai colpi di Herrera e Ishikawa, ma la prima linea non riesce mai a intuire gli attacchi in pipe di Verona che imbocca il rettilineo finale avanti di quattro (19-23). Lorenzetti si gioca il jolly Ben Tara che piazza subito l’ace, poi Russo mura Keita e i Block Devils recuperano tutto pareggiando ai 23. Ben Tara questa volta spara in rete, Semeniuk trova il mani-out su Jensen e si va ai vantaggi. Mozic (10 punti per lui nel set) si guadagna un altro set point, Russo annulla ancora tutto, poi forza al servizio, palla staccata per Jensen che spara out e situazione ribaltata. Magata di Giannelli e set point ora per Perugia: Verona non chiude, Ishikawa invece buca il muro e manda i suoi sul 2-0 (28-26).
3° set – Perso un set che aveva già in tasca, Verona non demorde e parte fortissimo nel terzo (3-8, 5-14) nel tentativo di riaprire il match. Lorenzetti, mani sui fianchi e sguardo che è tutto un programma, richiama in causa Ben Tara in posto 2, ma il set ormai appare irrimediabilmente compromesso questa volta. E infatti, sull’11-19 dentro anche Cianciotta per far rifiatare Ishikawa. La Rana, intanto, continua a martellare peggio di Thor e alla fine fa meritatamente suo un set dominato senza appello dall’inizio alla fine e chiuso con un perentorio 14-25.
4° set – Incassato il colpo, Perugia torna a giocare sui suoi livelli e brekka subito in avvio di quarto set con un ace di Ishikawa (5-3), salvo poi farsi riprendere altrettanto velocemente (5-5). La squadra di Stoytchev si dimostra davvero un osso duro e rimette ancora il naso avanti presa per mano da Keita (due ace) e Mozic (7-10). Ishikawa dall’altra parte rimette i suoi in scia (9-10), ma ora Verona fa la voce grossa anche a muro. Scambio di provocazioni sotto rete ai limiti del consentito fra Russo e Mozic, il primo arbitro Stefano Cesare li richiama entrambi, per ora solo verbalmente. Sugli spalti il sostegno delle due tifoserie si fa sempre più assordante, il tabellone segnapunti nel frattempo segna 13-16 per la Rana, che controlla, gestisce, affonda colpi devastanti e ora sembra averne decisamente di più. E infatti… 18-21, 18-22, 18-23, 18-24, 19-24, 19-25! Giusto così, giusto che si decida tutto al quinto set.
5° set – Il tie-break comincia con un errore di Keita dai nove metri e uno di Ishikawa in attacco (confermato dal videocheck), poi ricomincia la rumba per Perugia con verona che detta le danze: 3-5 e timeout Lorenzetti. Keita sale in cielo, spacca il pavimento e si gira campo sul 6-8. Gli scaligeri mantengono un break di vantaggio per qualche scambio, poi Mozic mura anche Ben Tara e la forbice si allarga (8-11). Un errore proprio dello sloveno, però, consente a perugia di rimettersi ancora in scia (10-11), e allora a fermare il gioco questa volta è Stoytchev. A segno due volte Keita, galleggiando in aria in pipe e con un mani-out su Solè (11-13). Sempre lui (Keita) trova anche il match point in diagonale (12-14). Ishikawa alza per Ben Tara che sbatte contro il muro a tre dei veneti. È finita, impresa doveva essere e impresa è stata: Perugia eliminata, in finale ci va Verona!
Sir Susa Vim Perugia 2
Rana Verona 3
(25-22, 28-26, 14-25, 19-25, 12-15)
Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 3, Ishikawa 15, Loser 7, Herrera Jaime 8, Semeniuk 10, Russo 13, Candellaro (L), Piccinelli 0, Cianciotta 1, Ben Tara 8, Solé 2, Colaci (L). N.E. Zoppellari, Plotnytskyi. All. Lorenzetti.
Rana Verona: Abaev 6, Mozic 28, Cortesia 1, Jensen 15, Keita 30, Zingel 3, Baschera (L), D’Amico (L), Chevalier 1, Spirito 0, Bonisoli 0, Vitelli 5. N.E. Sani, Zanotti. All. Stoytchev.
Arbitri: Cesare, Cappello.
Note – durata set: 25′, 32′, 21′, 27′, 16′; tot: 121′.
Dal nostro inviato Giuliano Bindoni
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