Juve Stabia – Bari, partiamo dalla fine, anzi dalle dichiarazioni post-partita. Secondo mister Longo, le Vespe hanno prevalso sul piano fisico contro un Bari privo di giocatori fondamentali a centrocampo, ma che ha comunque dato il massimo. Per Nunzio Lella, invece, è mancato anche il coraggio in un ambiente non facile. Parole e giustificazioni che, però, lasciano il tempo che trovano e che non possono essere accettate in una piazza come quella barese.
Perdere i duelli fisici significa non essere entrati in campo con la giusta concentrazione e determinazione. D’altronde, bastava guardare i volti dei calciatori di Pagliuca e confrontarli con quelli di Vicari e compagni per capirlo. E questo non può essere accettabile quando si affronta uno scontro diretto per i playoff. Flebile anche la giustificazione legata all’ambiente “ostile”: il Bari ha giocato nell’inferno della Serie D e nel purgatorio della Serie C su campi molto più ‘caldi’. Anche in questo caso, si tratta di una questione di personalità, perché una squadra forte è anche quella che non si fa condizionare da ciò che accade attorno al rettangolo verde.
Ma contro la Juve Stabia, anche mister Longo ha commesso diversi errori di valutazione. Per carità, ogni tanto può capitare di sbagliare partita. La scelta di un attacco ‘pesante’ non ha pagato: Favilli e Bonfanti sono stati mai pericolosi, intrappolati nella solida difesa campana. Anche la linea di centrocampo è apparsa troppo statica e prevedibile: non ce ne voglia Maiello, ma con lui in campo la manovra diventa lenta e la palla gira poco rapidamente. Molto diverso il Bari con Benali in regia, ma questa non è una novità. Anche in difesa le cose non sono andate meglio, con un Vicari ancora una volta disastroso e un Pucino quasi sempre in affanno contro i veloci attaccanti gialloblù. Ha retto solo il ‘solito’ Mantovani, un ragazzo destinato a grandi palcoscenici.
Sicuramente le assenze di Maita e Benali a centrocampo hanno pesato, ma anche con loro in campo, spesso il Bari ha mostrato poca personalità, subendo rimonte incredibili. Fatto sta che, in due partite contro la Juve Stabia, il Bari ha subito 6 reti, un record negativo che non fa sicuramente onore alla compagine guidata da mister Longo. Spesso abbiamo scritto di un Bari lontano parente di quello abulico dello scorso anno. Indubbiamente, questa squadra ha valori tattici e tecnici superiori a quella che ha ‘sfiorato’ la Serie C nel campionato scorso. Ma, alla fine, ciò che conta sono i numeri e la classifica. Ebbene, i biancorossi, rispetto allo scorso anno, hanno quasi gli stessi punti in graduatoria: 33 contro i 30 del campionato 2023/24, con una differenza di soli 3 punti. Questo non rende giustizia a Longo e ai suoi ragazzi, ma non può certo lasciare tranquilli i tifosi biancorossi. Insomma, a questo punto, guardarsi anche alle spalle non sarebbe un azzardo.
Ma la sconfitta contro la Juve Stabia ha accresciuto notevolmente anche il malumore dei tifosi, sempre più frustrati da una situazione societaria precaria che non permette di guardare al futuro con fiducia. Sui social, come al solito, non sono mancati gli attacchi e le prese di posizione molto dure, con tifosi ormai stanchi di seguire una società che naviga a vista e senza ambizioni. Magari, in altri momenti, una sconfitta avrebbe avuto un peso diverso, ma quando si deve convivere con una situazione come quella della SSC Bari, tutto viene amplificato.
L’articolo Bari, una sconfitta che fa male: cresce il malumore nella tifoseria proviene da Borderline24.com.