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Le Cascate di San Fele, una delle eccellenze lucane presenti sul territorio. Un misto tra storia, ambiente e paesaggi di grande bellezza. Nelle scorse settimane il Presidente del Parco Regionale del Vulture, Francesca Di Lucchio ha fatto visita-sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi, anche dopo le abbondanti nevicate dei giorni passati e le condizioni della rete sentieristica, considerato l’approssimarsi nei prossimi mesi dell’inizio della stagione turistica a partire dalle festività di Pasqua e Pasquetta 2025. Una visita voluta ma ritenuta anche necessaria in vista dei tanti e diversi appuntamenti a breve e per la stagione estiva che solitamente prevede l’arrivo di migliaia di turisti provenienti da tutta Italia senza e non solo. Come è ormai noto a tutti le Cascate di San Fele insieme con i laghi di Monticchio rappresentano un punto nevralgico di alto valore ambientale, paesaggistico, storico-culturale. Le Cascate nascono, annotando qualche rigo di storia, dal confluire del torrente Bradano scorga dall’appennino Lucano, in località Matise di San Fele in provincia di Potenza, per confluire nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto. Attraversando il territorio del comune di San Fele, il torrente è costretto ad effettuare dei particolari salti di quota che danno origine alle naturali e suggestive cascate di San Fele. Le cascate prendono il nome ” U uattënniére “, la trasposizione dialettale di “Gualchiera”: macchina utilizzata in antichi opifici costruiti a ridosso delle cascate. La visita del presidente del Parco regionale del Vulture alle cascate di San Fele è stata l’occasione per il riconoscimento del grande impegno della comunità e al contempo per sollecitare una programmazione nel breve giro interventi che possano consentire una fruizione in sicurezza dell’area.
Oreste Roberto Lanza
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