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Durante questa nuova stagione primaverile, tra eventi e incontri, verrà avviata la nuova collaborazione sociale di Fondazione Nikolaos con l’Associazione “Vinci con Noi”, impegnata da anni sul territorio pugliese nel realizzare percorsi ludico-sportivi nel nuoto, nel calcio e nella danza per persone con diagnosi di autismo o di disabilità intellettivo-relazionale dai 3 ai 40 anni.
Stefania D’Elia, presidente dell’Associazione e mamma di Vincenzo un ragazzo di 18 anni autistico, ci ha portati all’interno di una realtà non facile, ma che regala bellezza e amore.
Abbiamo contattato Stefania e parlato con lei di cosa voglia dire essere genitore di un bambino/a affetto da autismo, di come queste persone possano arricchire la nostra vita e abbiamo sfatato alcuni luoghi comuni.
Ancora oggi il mondo che circonda le persone con questa condizione risulta poco chiaro ecco perché questa collaborazione vuole aiutare a fare luce su questo tema, fare promozione sociale, raccogliere collaborazioni e fondi per portare avanti nuovi progetti ed eventi di gruppo.
“i nostri figli non sono speciali ma originali, più noi segnaliamo le differenze, più queste differenze agli occhi degli altri non spariranno mai” Stefania D’Elia.
L’associazione da oltre dieci anni sostiene, attraverso iniziative di inclusione sociale, le famiglie dove sono presenti minori con disabilità, soprattutto attenenti allo spettro autistico.
Il desiderio di Fondazione Nikolaos è di rafforzare il sostegno nei confronti di questi ragazzi affinché l’intero movimento cresca sempre di più e possano diminuire le barriere sociali e culturali ,per poter porre in primo piano i loro bisogni relativi all’assistenza, alla ricerca e ai servizi.I temi che verranno proposti durante gli eventi pensati con l’associazione, sono in particolare il pregiudizio e la superficialità nei confronti di questa diversabilità .lo scopo sarà concentrare le nostre attenzioni alla costruzione di rapporti empatici e positivi con chi vive una condizione di autismo.
Ma quindi di cosa si occupa nello specifico “Vinci con noi”?
«Lo sport crea benessere – sottolinea Stefania Delia, responsabile della asd e del progetto – ma a questo bisogna aggiungere metodo e professionalità».
Nata dalle menti brillanti dei fondatori Stefania Agata D’Elia, Paolo Antonio Dicillo e Roberto Filieri, come associazione sportiva dilettantistica; basa i suoi scopi sull’inserire i bambini e i ragazzi nel mondo dello sport, partendo dal nuoto per aumentare le abilità cognitive e di socializzazione.
Ogni atleta riceve un trattamento personalizzato, che prevede una progettazione di obiettivi di crescita psicomotoria, relazionale ed emozionale sulla base di un patto educativo condiviso tra l’equipe di riferimento, la famiglia e le altre figure di professionisti che hanno la presa in carico degli utenti in un contesto di sinergia e piena condivisione di finalità e procedure educative. I ragazzi vengo seguiti e accompagnati in acqua sia dal team di professionisti sia da un componente della famiglia. Avere un membro della famiglia al proprio fianco durante queste attività è di vitale importanza, perché aiuta a creare serenità e impegno durante le pratiche motorie.
Molti bambini affetti dal disturbo dello spettro autistico possono avere problemi con il tono muscolare, peso, e la coordinazione mano/occhio, alcuni possono essere molto sportivi e coordinati come Vincenzo, figlio del presidente D’Elia. Ovviamente, molto dipende dallo sport e dal supporto della squadra e degli allenatori, ma avere l´autismo non significata automaticamente che uno è escluso da tutti gli sport, sempre. Numerose ricerche hanno dimostrato che esiste una stretta correlazione tra sport e salute mentale e che praticare regolarmente un’attività fisica può portare benefici a livello psicologico. Ad esempio, esercitare uno sport con costanza e regolarità è stato associato ad una riduzione della quota di ansia e depressione e ad un miglioramento della concentrazione e della memoria e nel funzionamento comportamentale.
I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorder, ASD), chiamati più semplicemente anche solo autismo, rappresentano una condizione eterogenea e possono manifestarsi in modo diverso tra le persone e in diverse fasi della vita di ciascuno. Si utilizza la parola spettro proprio per indicare la varietà attraverso cui questo disturbo si manifesta e la relativa variabilità in fatto di gravità.
Il bambino con ASD presenterà una condizione clinica cronica, seppur evolutiva, a impatto sulle autonomie e sulla vita sociale anche in età adulta. Favorire il massimo sviluppo possibile delle competenze compromesse ,rappresenta dunque l’obiettivo principale da perseguire mediante lo svolgimento sia di attività abilitative terapeutiche, sia mediante lo svolgimento di attività di integrazione in gruppo.
I Bambini affetti da ASD mostrano particolare piacere nello svolgimento di attività in acqua. Essi, interagendo in libertà con l’ambiente acquatico, accrescono l’apprendimento e il loro sviluppo emozionale, cognitivo, comportamentale, sensomotorio, sociale e comunicativo. Il nuoto è uno sport meraviglioso per la maggior parte delle persone, compresi i bambini con autismo. Inoltre, i nuotatori possono avere successo nelle squadre di nuoto perché lo sport consente la competizione individuale.
L’acqua, infatti, favorisce il mantenimento dell’attenzione condivisa e congiunta, semplifica la gestione degli aspetti emotivi, aumenta il contatto oculare, stimola le capacità di coordinamento motorio. Tali benefici vengono considerati non tanto come obiettivi di un intervento terapeutico, ma come risultati di un processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari e di potenziamento delle abilità e autonomie.
I risultati mostrano come l’impegno continuativo e regolare in attività sportive di questo tipo hanno ricadute positive sulla salute dei ragazzi con autismo nei termini di riduzione della sintomatologia e miglioramento della qualità di vita.
Alcuni sport possono essere difficili per i bambini con autismo. Ciò non significa che i bambini autistici debbano stare lontani dall’attività fisica, ma è importante aiutarli a scegliere gli sport che è probabile che apprezzino. L’autismo crea sfide specifiche quando si tratta di sport, ma apre anche alcune interessanti possibilità.
La parola autismo è spesso accompagnata da sentimenti di paura, preoccupazione e forte stress per i genitori che si trovano ad affrontare una situazione problematica di questo tipo. Sono davvero tanti i dubbi e le domande che possiamo porci.
Un primo fattore da tenere a mente è che la definizione di autismo è cambiata nel tempo, evolvendo insieme alle conoscenze su questa condizione che venivano accumulandosi. Non a caso, in parallelo all’aumento delle diagnosi di autismo si è assistito, in America ma non solo, ad una diminuzione di quelle di disabilità intellettive. A dimostrare che sempre più spesso vengono (correttamente) identificati come autistici bambini che in passato avrebbero probabilmente ricevuto una generica diagnosi di disturbo, o ritardo, mentale.
Fondazione Nikolaos e l’Associazione “Vinci con Noi” promuoveranno insieme l’educazione specializzata, l’assistenza sanitaria e sociale, la ricerca scientifica, la formazione degli operatori, la tutela dei diritti civili a favore delle persone autistiche e con disturbi generalizzati dello sviluppo. L’obiettivo comune è di realizzare eventi e incontri per la presa in carico di giovani adulti e bambini con autismo al fine di migliorare la loro qualità di vita. Un punto di forza dell’associazione è rappresentato dalla presenza, tra i soci fondatori, dei famigliari delle persone affette da autismo, che danno forza, sostegno e continuità alla stessa. Nell’arco di questi anni, l’associazione si è arricchita di soci e amici che hanno contribuito alla realizzazione dei tanti progetti svolti finora. Con questa collaborazione speriamo di aumentare le adesione e l’interesse nel migliorare la qualità della vita di tutti i membri .
Alessia Giordano
L’articolo L’INTERVISTA. “Nuove Barriere da superare!” La nuova collaborazione sociale del 2025 proviene da LSD Magazine.