L’avviso di recarsi il giorno 26 marzo 2025 alle ore 16,00 presso Ufficio Suap – 1° Piano del comune di Trani viene recapitato agli ambulanti del mercato settimanale su un fogliettino grande quanto un quarto di palmo di mano.
Sembra una barzelletta eppure non è così. L’indignazione per l’ennesima offesa subita dagli operatori di quel che resta di un mercato settimanale abbandonato a se stesso, in progressivo decadimento e destinato alla scomparsa in assenza di interventi della pubblica amministrazione, viene dall’Associazione non allineata CasAmbulanti il cui Presidente Savino Montaruli aggiunge: “da vecchio liceale che ha vissuto nella città di Trani le sue più belle esperienze adolescenziali e storie di vita indimenticabili, sono deluso ed amareggiato nel vedere il livello di decadimento raggiunto. Da un lato lo spreco di denaro pubblico gestito in comitiva con soggetti manager del nulla, sempre pronti ad andare a braccetto con la politica spartitoria; dall’altro commercianti umiliati che si vedono recapitare su un pezzettino di carta un avviso pubblico di invito a ritirare l’autorizzazione dagli uffici comunali.
Sembra , spiega Montaruli, “un inspiegabile accanimento contro quel piccolo commercio che anche a Trani sta vivendo il peggior momento mentre c’è chi si diverte a dispensare attestazioni che sembrano celebrare il funerale, ma a caro prezzo visto il costo di quelle “operazioni”. Non abbiamo ancora avuto il piacere di conoscere almeno la voce di un assessore fantasma che evidentemente ha deciso di non volersi occupare neppure del mercato.
Neppure i continui episodi di criminalità che affliggono e tengono la comunità in un clima di fortissima tensione sociale sembrano scuotere minimamente la politica e quel mondo polisindacale asservito. Peccato, davvero peccato. Eppure c’è stato un tempo in cui passione, dedizione, competenza, amore ed abnegazione hanno fatto grande quella che è stata e rimane la mia seconda città. Quella città dove ho speso i miei anni, il mio tempo e vissuto momenti indimenticabili. Se questo che notoriamente è ritenuto uno dei momenti più dequalificanti per la città possa essere motivo di riflessione e di rinascita allora lo accetto, ma se, al contrario, ciò che vedo dovesse essere l’inizio di un declino irrecuperabile e definitivo allora no. Da tranese d’adozione soffro, tanto. Una sofferenza ingiusta che tutti i cittadini di Trani dovrebbero avvertire, al di la dello splendore di una città unica ed affascinante; al di la di una città meravigliosa che merita di più, molto di più”.
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