Nonostante fossero protagonisti di una misura interdittiva che impediva loro di esercitare le rispettive professioni, un commercialista e un imprenditore avrebbero continuato a gestire le società poste sotto amministrazione giudiziaria. Per questo motivo, i due uomini, entrambi residenti a Barletta, sono stati posti agli arresti domiciliari.
Si tratta di Pietro Luigi Scricco, 64 anni, commercialista, e Michelangelo Paradiso, 53 anni, rappresentante legale della Chogan, azienda attiva nel multilevel marketing di cosmetici. Entrambi erano già stati iscritti nel registro degli indagati nel maggio dello scorso anno, insieme ad altre persone, con accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, riciclaggio, autoriciclaggio e reati tributari e fallimentari. Inizialmente sottoposti a custodia cautelare in carcere, la loro misura era stata poi attenuata prima con gli arresti domiciliari e successivamente con l’interdizione. Tuttavia, secondo le indagini della Guardia di Finanza, avrebbero continuato a operare in violazione dei divieti, gestendo di fatto la società nonostante fosse sotto amministrazione giudiziaria.
Le intercettazioni ambientali e telefoniche hanno inoltre rivelato che la società coinvolta ha utilizzato nel 2023 fatture per operazioni inesistenti per un valore superiore ai 4 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha spiegato che gli amministratori di fatto dell’impresa avrebbero emesso fatture false per circa 13,7 milioni di euro, sfruttando il regime fiscale agevolato previsto per i venditori porta a porta. Questo sistema ha permesso loro di beneficiare di un’imposizione fiscale ridotta al 18%, anziché dell’aliquota massima del 43% prevista per profitti di tale entità.
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