Un esame con una macchina più moderna significa una diagnosi più veloce, una dose di radiazioni più bassa, meno errori e meno attese. In alcuni casi, può fare la differenza tra un sospetto e una certezza. Per questo conoscere con che tipo di apparecchiatura si verrà sottoposti a una prestazione sanitaria è oggi un diritto di trasparenza e sicurezza.
Nasce con il titolo “Misurare per curare” il primo Quaderno di Regionistica, il nuovo strumento di analisi voluto dalla Regione Puglia per portare trasparenza, efficienza e giustizia nella sanità pubblica. Il primo volume è dedicato alla mappatura delle grandi apparecchiature sanitarie — TAC, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, mammografi, robot chirurgici — presenti nelle strutture pubbliche e private accreditate e convenzionate della regione.
La notizia che sorprende: le apparecchiature pubbliche sono mediamente più moderne di quelle private accreditate e convenzionate, soprattutto in settori chiave come TAC, risonanze e mammografie. Un’inversione di prospettiva che sfida vecchi luoghi comuni e rafforza la fiducia nel sistema sanitario pubblico pugliese.
“La realtà — quella vera — si misura. E se una cosa non può essere misurata, allora non è realtà: è impressione, opinione, suggestione. Ma la sanità non si può affidare alle impressioni. Le vite umane hanno bisogno di numeri. Precisi, aggiornati, visibili.” — ha dichiarato Fabiano Amati, Assessore regionale al Bilancio, presso cui è incardinata la sezione statistica e firmatario della prefazione al Quaderno. “Contare, da sempre, è un atto fondativo: Mosè contò il popolo per dar loro la dignità d’individuo; oggi contiamo le apparecchiature per non lasciare nessuno senza cura.”
Con questo spirito è nata anche una mappa interattiva online che, per la prima volta, consente a chiunque di sapere, con un click, che tipo di macchina verrà utilizzata per la propria prestazione sanitaria: età, tipologia, tecnologia disponibile.
Slogan: “È il posto giusto?” Ora puoi saperlo.
I principali dati emersi:
• Il 37% delle apparecchiature pubbliche ha meno di 5 anni, contro il 30% di quelle private accreditate e convenzionate;
• Solo il 12% delle macchine pubbliche è obsoleto, contro il 19% nel privato convenzionato;
• La Puglia è tra le prime cinque regioni italiane per dotazione di grandi apparecchiature per milione di abitanti;
• Le province con maggiore densità tecnologica sono Bari e Lecce;
• È già attivo un piano di sostituzione completo degli acceleratori lineari pubblici grazie a fondi statali e PNRR.
“La Regionistica è appena nata, ma ha già indicato una via: conoscere per agire, misurare per scegliere, mostrare per decidere. In ogni numero c’è un corpo da proteggere, in ogni tabella c’è una responsabilità da assumere.” — ha concluso Amati.
Infine, un ringraziamento sentito da parte dell’Assessore Amati va a Massimo Bianco e Concetta Ladalardo, dirigenti rispettivamente della Sezione Statistica e della Sezione Risorse Strumentali e Tecnologie Sanitarie, nonché a tutti gli ingegneri clinici delle Aziende sanitarie pugliesi, “per la qualità del loro impegno e per aver saputo guidare con intelligenza e rigore le rispettive squadre di lavoro, dimostrando che anche l’invisibile — come una banca dati — può salvare vite, se costruito con cura, competenza e spirito di servizio. Questo primo Quaderno rappresenta un passo concreto verso una pubblica amministrazione più misurabile, accessibile e fondata sulla verità dei dati. I prossimi numeri della collana Regionistica affronteranno altri aspetti cruciali del sistema sanitario pugliese, sempre con lo stesso metodo: rigore analitico, giustizia informativa, trasparenza pubblica”.
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