Lo scorso 27 gennaio, i Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato in stato di libertà un trentenne imprenditore agricolo, M.M. (fatte salve le valutazioni successive con il contributo della difesa), originario di Bari, titolare di ditta individuale per la coltivazione di frutti oleosi.
A seguito di prolungati servizi di osservazioni finalizzati ad accertare eventuali attività di sfruttamento di manodopera offerta dagli ospiti del CARA di Bari, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Bari San Paolo, hanno intercettato e pedinato un’autovettura con a bordo il titolare dell’azienda agricola che, dopo aver raggiunto un cittadino originario del Mali nelle vicinanze del centro di accoglienza, lo ha accompagnato all’interno di un appezzamento di terreno adiacente alla S.P. 156 Strada Bitonto-Palese.
Giunti sul posto, è stata accertata la presenza del titolare e di altri sette operai, di cui cinque extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e richiedenti asilo politico, uno dei quali senza regolare contratto, intenti a svolgere la raccolta di olive.
Il successivo controllo ispettivo da parte del Nucleo Ispettorato del lavoro di Bari, finalizzato al contrasto del lavoro sommerso e irregolare nonché alla sicurezza sui luoghi di lavoro, ha permesso di accertare numerose violazioni alla normativa di settore vigente sia di tipo penale, comminando ammenda per €35.000 con relativa sospensione dell’attività imprenditoriale, sia di tipo amministrativo, con sanzioni pari a €6.400.
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