![È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale](https://www.tpi.it/app/uploads/2025/02/the-post-internazionale.jpg)
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 7 febbraio, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
La cover story è dedicata all’oligarchia delle Big Tech. L’alleanza di ferro fra Trump e i giganti della Silicon Valley segna un punto di non ritorno. Col tycoon alla Casa Bianca, Meta, Amazon, Google & C. non avranno più limiti. Con implicazioni drammatiche per la democrazia.
Le società occidentali sono indifese davanti ai poteri delle Big Tech, che senza argini possono piegare i popoli alla loro volontà. Così la democrazia non è più inviolabile. E rischiamo di inaugurare un’era di totalitarismo digitale.
E ancora, un approfondimento sul nuovo imperialismo americano. Il Canale di Panama. Il Canada. La Groenlandia. E persino Marte. Trump è il primo presidente Usa in cent’anni a rivendicare nuovi territori. Così la Casa Bianca vuole finanziare l’età dell’oro promessa in campagna elettorale. Facendo pagare sia i Paesi rivali che gli alleati.
I rappresentanti dell’uomo più ricco del mondo hanno coinvolto influencer e pagine social “indipendenti”, tra cui in Italia Welcome to Favelas, “per costruire un sistema d’informazione decentralizzato”. Così Musk vuole prendersi anche il Vecchio continente.
Il 24 gennaio Kimbal, fratello di Elon, è stato ricevuto a Chigi da Meloni e Giuli. Poi ha visto anche Salvini e Gualtieri. Voleva proporre i suoi droni da intrattenimento. E i palazzi del potere italiano si sono subito spalancati per lui. L’amichettismo non ha confini.
Inoltre, un’inchiesta sui mercenari americani che lavorano a Gaza. Hanno combattuto in Iraq e Afghanistan. Qualcuno proviene anche dalla Cia. Hanno in dotazione un equipaggiamento simile alle forze armate Usa e persino programmi I.A. E percepiscono fino a 10mila dollari al giorno. Ecco chi recluta i contractor a cui è stato affidato un checkpoint nel centro della Striscia.
Caccia all’oro del Congo. Il coltan è indispensabile per la transizione ecologica. Ma il 15 per cento della produzione mondiale arriva dalle miniere della provincia orientale del Nord Kivu. Così l’ostilità etnica tra bande si è trasformata in una guerra regionale. Con riflessi globali.
Infine, un’intervista all’attore Vincent Lindon è un perfezionista. Tra gli interpreti francesi più ammirati della sua generazione, a sessantacinque anni non ha agenti, non sopporta i social e nemmeno le interviste. Ma il vincitore della Coppa Volpi all’ultimo Festival di Venezia ha scelto di raccontarsi a TPI.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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