![De Falco: “Il Bari ha preso rinforzi di valore, non era facile”](https://www.borderline24.com/wp-content/uploads/2024/12/600_500_banner_hcv.jpg)
La preziosa vittoria ottenuta contro il Frosinone e un calciomercato concluso positivamente (almeno sulla carta) permettono al Bari di guardare con maggiore serenità al finale di stagione. Sul cammino dei biancorossi c’è ora la Juve Stabia, formazione che, nella gara d’andata, diede filo da torcere ai galletti, espugnando il ‘San Nicola’ con un 3-1 nella prima giornata di campionato. Per trattare i vari temi di questa gara, abbiamo intervistato un doppio ex di Bari e Juve Stabia, Andrea De Falco, che si è concesso a un’intervista esclusiva ai microfoni di Borderline24.com.
De Falco, com’è iniziata la sua carriera e qual è stato il momento che le ha fatto capire che avrebbe potuto giocare a livello professionistico?
“Capita quando inizi ad affacciarti alla prima squadra e hai la percezione delle cose in maniera diversa. Quando giochi solo per il gusto di giocare, divertimento o passione, è una cosa, quando invece inizi ad entrare in un meccanismo dove la passione si mescola al discorso lavorativo, cioè con un guadagno, cambia tutto. Mi è successo quando avevo 17 anni. Ho sempre giocato sotto età, anche in Primavera. Per fortuna, però, la passione e il piacere di stare in campo sono sempre rimasti uguali, ma è aumentato il senso di responsabilità”.
Ha vissuto tante esperienze in diverse squadre. C’è stato un periodo o una squadra che è rimasta particolarmente nel suo cuore?
“La parentesi di Benevento mi ha regalato le maggiori soddisfazioni. Abbiamo vinto due campionati di fila e scritto delle pagine di storia per il club con mister Auteri in panchina”.
Parlando del suo periodo al Bari, qual è stato il momento più emozionante della sua avventura biancorossa?
“Ho vestito la maglia del Bari in un periodo un po’ particolare, perché sono stati anni difficili: la situazione societaria e la risposta del pubblico a quella situazione, ha reso tutto complicato. Però, nonostante tutto, ho vissuto dei momenti molto belli in Puglia. Il primo anno eravamo una squadra veramente legata, un gruppo di amici fuori e dentro il campo. Se le devo dire un momento particolare, penso al gol del 1-0 al Bentegodi contro il Verona”.
Come descriverebbe il ‘suo’ di Bari di quegli anni? E che bilancio fa della sua avventura in biancorosso?
“Sicuramente potevo fare di più, perché avrei potuto gestire meglio alcune situazioni. La prima annata è andata abbastanza bene, mentre la seconda è iniziata con la squalifica per il calcioscommesse che mi ha mentalmente coinvolto. Pensavo di non aver fatto nulla di male, ma quella squalifica ha condizionato un po’ la mia stagione. Poi, l’anno successivo, ci sono stati dei cambiamenti e mi sono ritrovato ai margini della prima squadra e ho fatto delle scelte che mi hanno portato via da Bari”.
Per quanto concerne l’avventura alla Juve Stabia, quale ricordo conserva della sua esperienza con la maglia gialloblu?
“Dopo l’addio al Bari, ricevetti una chiamata da un club del Belgio, ma alla fine scelsi la Juve Stabia. Mi chiamò Tarozzi, che avevo già conosciuto a Sassuolo, e mi chiese se potevo dare una mano. Alla fine, andai a Castellammare in prestito e, nonostante la retrocessione, sono stato molto bene. La piazza mi ha lasciato qualcosa di speciale, anche nella negatività calcistica”.
Venendo alla partita di domenica tra Bari e Juve Stabia, come vede la sfida? Nella gara d’andata le vespe sorpresero i galletti, vincendo la gara d’esordio per 3-1…
“Penso che la partita di ritorno sarà un po’ diversa. Il Bari viene da cinque risultati utili consecutivi e ha trovato una certa stabilità. Ha dei giocatori esperti come Benali, Favilli e Falletti. Conosco Favilli, per esempio, con cui ho giocato contro e ci siamo incontrati anche fuori dal campo. Penso che, nonostante non sia un titolare fisso, anche Nicola Bellomo è uno di quelli che vive il Bari in modo intenso. Poi, c’è anche Bonfanti, che è un giocatore giovane, ma che nella categoria si fa rispettare. In generale, la squadra mi sembra ben organizzata e costruita bene. La Juve Stabia, è guidata da un ottimo tecnico come Guido Pagliuca: un allenatore preparato, anche se caratterialmente è un po’ particolare, ma tutti ne parlano benissimo e i risultati parlano per lui. Non sarà una partita con un esito scontato, anche perché si gioca a Castellammare”.
Guardando al campionato di quest’anno, come valuta la stagione del Bari sino a questo momento? Crede che la squadra di Longo possa ambire ai playoff?
“Credo che una piazza come Bari debba sempre ambire almeno ai play-off. Come ho già detto, il valore dei giocatori e della rosa in generale è importante per una classifica di questo tipo: credo che il Bari debba puntare ad entrare nei play-off”.
Dal calciomercato sono giunti calciatori importanti come Bonfanti, Gaston Pereiro e Maggiore. Che ne pensa?
“Si tratta di rinforzi mirati e, a gennaio, non è semplice spostare giocatori di valore. Ma questi nuovi arrivi hanno le caratteristiche giuste per dare quel qualcosa in più alla squadra. La dirigenza ha sicuramente fatto una valutazione accurata per migliorare la squadra”.
Ha smesso di giocare da poco, è ancora nel mondo del calcio?
“Sì, ho smesso di giocare l’anno scorso. In seguito ho allenato a San Marino, dove avevo finito la carriera. Poi, verso ottobre-novembre, mi è arrivata una chiamata per lavorare con la squadra femminile della Ravenna Women in Serie C. La situazione era complicata, la squadra stava passando un periodo difficile, ma ho deciso di dare una mano. Non mi aspettavo che mi piacesse tanto: il calcio femminile è un mondo con grandi margini di miglioramento e le ragazze sono molto disponibili perchè si affidano molto a chi le guida. Il mio futuro prossimo? Al momento sicuramente nel calcio femminile, poi chissà…”.
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