![Bari, il sindacato: “No a criminalizzazione dipendenti Comune”](https://www.borderline24.com/wp-content/uploads/2023/03/Leaderboard_Confagricoltura_1.png)
“Stabilito che la città di Bari non è mafiosa, accertato che l’Amministrazione di Bari non ha nulla a che fare con le associazioni mafiose, ora non vorremmo che a essere mafiosa sia rimasta la categoria dei lavoratori pubblici. Perché questo sarebbe paradossale”. Lo sostiene Ileana Remini, segretaria generale Fp Cgil di Bari, commentando il mancato scioglimento del Comune di Bari per mafia e la probabile sanzione di alcuni dei dipendenti comunali. “Attenzione a non criminalizzare la categoria dei lavoratori pubblici – aggiunge – chiediamo alle Istituzioni, sindaco e prefetto di Bari, di salvaguardare una categoria di lavoratori che onestamente e quotidianamente è al servizio dei cittadini, lavorando molto spesso in condizioni estreme a causa della grave carenza di personale e di risorse”. “La mafia si combatte anche e soprattutto con un sistema di welfare e di servizi pubblici efficienti e noi non permetteremo che questa vicenda divenga un ulteriore pretesto per ridurre i diritti e la democrazia di coloro che quei servizi li garantiscono ogni giorno”, aggiunge Remini. La richiesta della sindacalista è che “si agisca in fretta per superare lo stallo assunzionale e riempire gli organici, così come garantire rinnovi contrattuali adeguati al costo della vita, in modo da assicurare servizi alla
cittadinanza sempre più efficienti. Di questo hanno bisogno i lavoratori del Comune di Bari”.
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