Secondo l’ultima proiezione di Europe Elects sulla composizione dei prossimo Parlamento europeo, commissionata da Euractiv, il Partito popolare europeo (PPE) sarà il partito più votato l’8 e 9 giugno. Otterrà 180 seggi. Seguono le forze di centrosinistra l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D), che otterranno 138 seggi (ma va tenuto contro che l’HLAS slovacco non è contemplato nella proiezione). Al centro Renew Europe (RE). Al gruppo centrista-liberale sono attribuiti 86 seggi. I tre gruppi centristi che formano una coalizione informale al Parlamento europeo, PPE, RE e S&D, dispongono di un totale di 404 seggi su 720, quindi una comoda maggioranza assoluta. Una base sufficiente a fare maggioranza e a eleggere il Presidente della commissione per cui servono, a scrutinio segreto, 361 voti, la metà più uno dei 720.
A destra entrambi i gruppi sono alle prese con problemi riguardanti le appartenenze di alcuni partiti nazionali. Il gruppo di destra Identità e Democrazia (ID) ha espulso i tedeschi di AfD, il che incrementa la discesa a 68 seggi, non avendo così alcuna possibilità di sfidare il terzo posto.
Anche i conservatori e nazional-conservatori europei (ECR) dovrebbero ottenere 75 seggi, a causa dell’uscita dell’AUR rumeno. L’inclusione dell’ungherese Fidesz (NI) potrebbe aumentare il risultato, ma al tempo stesso conseguenze negative con i membri più centristi, come il ceco ODS.
A sinistra, i Verdi/Alleanza libera europea (G/ALE) sono quotati a 56 seggi, otto in più rispetto a una precedente rilevazione del mese scorso. Si prevede che la Sinistra – GUE/NGL – otterrà 39 seggi, cinque in meno rispetto al rilevamento d’aprile di Europe Elects. Resta fuori BSW (NI), l’Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw), partito nato di recente da una scissione della Linke, che potrebbe dar vita a un proprio gruppo.
L’articolo 8 e 9 giugno. Cambia poco, secondo i sondaggi proviene da ytali..