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L’associazione della Stampa e l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata nell’esprimere un profondo cordoglio sottolineano: “È stato una delle colonne del giornalismo lucano. Per trent’anni caporedattore dell’edizione lucana della Gazzetta del Mezzogiorno, direttore del Quotidiano della Basilicata; ha iniziato la sua carriera negli anni sessanta, collaborando con i quotidiani Il Mattino, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore, Gazzetta del Sud, Gazzetta dello Sport, Roma ed i periodici Panorama, Selezione, Domenica del Corriere. È stato anche corrispondente del Corriere della Sera e dell’Ansa”. Pino Anzalone a 84 anni si spento lasciando senza respiro tutti i giornalisti lucani che per anni ne hanno apprezzato le sue infinite qualità di uomo perbene, professionista di altri tempi ma soprattutto di semplice giornalista dalla penna vera di un modo di scrivere autentico, veritiero e unico nel suo genere. Per tanti suoi amici e colleghi, si legge in diverse note “è stato un giornalista capace di percepire e anticipare i mutamenti del suo tempo”. Per alcuni è stato un professionista coscienzioso attento occupandosi non solo di come stanno le cose ma di come dovrebbero essere. Un giornalista consapevole per altri, sempre alla ricerca della verità con una insaziabile curiosità applicando quella semplice religione del dubbio che permette di arrivare all’essenza del fatto. Per quelli che ne hanno seguito il suo l’insegnamento il motto era: imparare a distinguere il vero dal falso portando nelle case dei lettori la realtà nella sua piena trasparenza. Per molti Pino Anzalone era il giornalista che sul suo biglietto da visita aveva scritto: “Usare bene le parole rafforza l’animo”. In queste ore l’assenza si fa pesante, dura da accettare per una figura nel tempo diventata carismatica per un giornalista che è riuscito ad insegnare a tutti come una parola scritta riesca a custodire la memoria storica di un tempo di un luogo e di storie di grandi uomini e come possa rendere di qualità la coscienza di una collettività. In particolare di quella Lucana. Sono arrivato tardi per poter ascoltare la voce di un giornalista vero. Ma restano gli scritti che lasciano in vita le persone per sempre. Lo sforzo sarà di leggere tutto quello che nel tempo ha scritto, fin dal 1962, per poter nutrire la mia passione di essere un giornalista con l’intento anzaloniano di dire la verità, soltanto la verità.
Oreste Roberto Lanza
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