Durante una serata fuori con gli amici, un adolescente è stato violentato: poco dopo è morto di infarto. La scioccante vicenda.
La famiglia di Aaron Bride è devastata nel sapere che le accuse mosse contro i presunti aggressori del giovane sono state ritirate: l’adolescente, infatti, è stata violentato durante una serata fuori con amici. Il ragazzo, che si identificava come trans, è morto, poi, di infarto.
Violentato durante una serata fuori, muore poco dopo di infarto
Aaron Bride, che si identificava come trans ma usava pronomi maschili, aveva 19 anni quando è stato presumibilmente aggredito sessualmente da due uomini a Dublino, dopo essersi separato dai suoi amici mentre era in giro nel centro della città.
Violenza sessuale
Due uomini dell’Europa orientale sono stati arrestati e accusati di stupro. Sono stati rilasciati su cauzione e saranno processati più avanti, ma Aaron è morto per un arresto cardiaco e la sua famiglia è stata informata del fatto che il caso non sarebbe andato avanti. Le accuse, in sostanza, sono state ritirate.
Il dolore della famiglia
La sorella di Aaron, Gwen McAuley, ha parlato del caso e ha condiviso la sua frustrazione per il modo in cui i tribunali gestiscono i casi di violenza sessuale.
“Prima di allora, mio fratello era pieno di vita. Era l’anima di ogni festa. Illuminava ogni stanza. Era il più piccolo di sette di noi, quindi puoi immaginare quanto fosse viziato. Era un normale diciannovenne a cui piaceva socializzare con gli amici. Ma dopo ha toccato il fondo“, ha sottolineato la ragazza.
Il detective Garda James Campbell ha affermato che la presunta aggressione sessuale è durata quattro minuti, che è stata “ripresa dalle telecamere di sorveglianza” e che un terzo uomo l’avrebbe filmata.
Aaron sarebbe stato spinto in un vicolo, per poi essere aggredito. Gwen, che ha visto le telecamere di sorveglianza del presunto attacco, ha spiegato:
“Era molto ubriaco. Si vede chiaramente dal filmato che Aaron non riusciva a mettere un piede davanti all’altro. Barcollava. Le telecamere di sorveglianza mostrano tre uomini che gli vengono dietro“.
“Non riesco a capire perché non abbiano potuto portarlo a processo. Avevano le telecamere di sorveglianza, avevano il filmato registrato su uno smartphone e avevano la testimonianza“, sottolinea la donna che fa notare che c’erano tutte le prove per poter condannare i presunti stupratori.