Caso Orlandi-Gregori, la minaccia nel quiz tv e i nomi sullo spartito
Continuano i misteri sul caso di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due ragazze scomparse a Roma ormai quarantuno anni fa.
Ora, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, emerge una pista mai battuta prima secondo la quale le amiche delle due ragazze sono state messe a tacere anche tramite un quiz televisivo all’epoca condotto da Nanni Loy.
Secondo questa nuova indiscrezione, Marco Accetti, l’uomo che consegnò il flauto di Emanuela, tre anni prima della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, andò in tv al quiz di Nanni Loy affermando: “C’è una persona che mi sta ascoltando, è una ragazza che abita a Roma in via Goito. Si chiama Antonella Fini”.
Perché lo ha fatto? Quello che emerge dal quotidiano è che la ragazza è stata convocata un anno fa dalla procura: la giovane, infatti, era compagna di scuola di Mirella Gregori, ed era stata lei stessa individuata come vittima di un’azione di ricatto.
Lo stesso Accetti racconta: “Intorno al 1980-81 necessitavamo di giovanissime per poterle usare in ricatti e pressioni, senza coinvolgerle in prima persona. Una mia collaboratrice di 17 anni si introdusse nella palestra della scuola di via Montebello, frequentata anche dalla Gregori, e sottrasse la borsa a una studentessa di 13 anni, in precedenza notata come precoce. Valutata la sua personalità, concludemmo che non era idonea per lo stretto rapporto con il fratello militare, con il quale si sarebbe potua confidare”.
E la stessa Antonella Fini, negli interrogatori, ha confermato tutto. Ma non è finita qui. Quando scompare Emanuela Orlandi, infatti, viene fatto ritrovare uno spartito, che doveva servire come prova del contatto con Emanuela, in cui ci sono i nomi di tre amiche con l’indirizzo di casa.
Si tratta di Laura Casagrande, Gabriella Giordani e Carla De Blasio. Emanuela Orlandi poteva essersi confidata con loro, ma nessuno delle tre ha mai parlato.
E ancora oggi, sottolinea il Corriere della Sera, la situazione non è cambiata. Laura, infatti, è stata sentita di recente dalla commissione parlamentare d’inchiesta ma non ha dichiarato quasi nulla, risultando reticente.
Le altre due amiche di Emanuela, invece, devono essere ancora ascoltate: chissà che una delle due, o magari entrambe, non decidano di raccontare qualche dettaglio in più su questa vicenda.