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Per ogni italiano che lavora dieci vivono sulle sue spalle. La sintesi del libro del giornalista Francesco Vecchi – Gli Scrocconi – edito da Piemme, è propria questa. Due le domande di partenza: potremo tornare al livello di benessere che abbiamo raggiunto e mantenere i diritti che consideriamo acquisiti se tutto il peso poggia sulle spalle di pochi? Se sono così tanti gli italiani che non lavorano, se sono così tanti quelli che lavorano ma non pagano le tasse, potremo mai salvarci? Pagine taglienti e documentate dove l’autore Francesco Vecchi dimostra, se ancora c’è ne fosse bisogno, di come gli scrocconi si moltiplicano a vista d’occhio. In Italia vivere sulle spalle degli altri è piuttosto semplice. Sono moltissimi quelli che scelgono di non lavorare, oppure di farlo ma senza dichiararlo. Sono quelli che non fanno mai la loro parte, che alzano le mani quando c’è da saldare i conti. Sanità, scuole, pensioni: per loro è tutto gratis. Bonus, aiuti e sgravi fiscali: un tesoretto da arraffare. Una nazione, o forse un piccolo paese, con i suoi 60 milioni di abitanti, che si regge ormai su un manipolo di italiani operosi che “tirano la carretta” per tutti: 5 milioni di individui che si spaccano la schiena e che dallo stato ricevono molto meno di quanto versino in tasse. Un libro di grande verità che, al tempo del covid, non si può più nascondere proprio perché la forbice tra sgobboni e scrocconi si è ancora divaricata. Da leggere il quarto capitolo sul reddito di cittadinanza non dimenticando di dare uno sguardo anche sulla famosa quota 100. Due facce di una stessa medaglia su cui l’autore spiega alla perfezione come si raccontano cose inesatte e non chiare. Quando si racconta di un paese sempre più impoverito, di una popolazione sempre più ai margini, si dice la verità? Possibile che la povertà sia sovrastimata? Un libro, quello di Francesco Vecchi, un piccolo manualetto che non pare non aver l’ambizione di guadagnare sulle vendite ma, diffondere consapevolezza che a tirare la carretta in Italia si un restrintissimo gruppo di rari esemplari. Una politica che da tempo sembra aver scelto quella di aumentare le tasse per chi lavora e gli aiuti per chi non lo fa. Una strada inclinata che come dice l’autore:” facile da percorrere in un senso, difficile percorrerla all’indietro. Un politico assistenziale che mai si sognerebbe di togliere un aiuto. Chi sacrifica la propria carriera politica, dice l’autore, per dire ai cittadini: “da domani niente più reddito di cittadinanza”. Insomma un libro probabilmente da portare nella cabina elettorale per ricordarsi che l’urgenza economica più acuta del paese non è la lotta alla povertà ma il rilancio di un sistema produttivo che premi chi si impegna e disincentivante per gli opportunisti. Perché le vere rivoluzioni auspicabili e durature, dice ancora l’autore, sono: quelle che avvengono nella propria testa e nel silenzio dell’urna”. Si può aggiungere : un senso critico ben calibrato, frutto di conoscenza, studio e ascolto. Insomma in sintesi Non potremo più aiutare nessuno se gli italiani che lavorano e pagano le tasse si avviano all’estinzione
Oreste Roberto Lanza
L’articolo Scrocconi o sgobboni l’Italia deve scegliere da che parte stare. Il Libro del giornalista Francesco Vecchi proviene da LSD Magazine.