Numeri da record per Enav che chiude il 2024 con due milioni di voli gestiti (in partenza, in arrivo e in transito) nei cieli italiani. A sottolineare il grande lavoro svolto è stato Pasqualino Monti, l’amministratore delegato di Enav che al Corriere della Sera ha spiegato che “tra i grandi Paesi europei cresciamo di più, con un incremento del 10 per cento rispetto al 2023, altri devono ancora recuperare i valori del 2019, pre Covid. Si conferma la nostra efficienza e affidabilità”.
Numeri record legati a “diversi motivi. L’Italia attrae sempre più turisti, volare è diventato più semplice e resta la forte voglia di muoversi. Lo spazio aereo ucraino chiuso e le tensioni in Medio Oriente, costringono a deviare alcuni flussi da noi”. E la crescita non sembra arrestarsi. Per il 2025 infatti si prevede “un aumento dei movimenti del 4 per cento rispetto al 2024, grazie anche al Giubileo che vedrà diverse attività charter. Ma grazie agli investimenti siamo a disposizione di Eurocontrol (l’agenzia europea che vigila sui cieli dell’area, ndr) per andare anche oltre”.
In arrivo poi nuove assunzioni legate anche al fatto che per i controllori di volo l’età limite è di 60 anni. “Da noi più di un terzo dei circa 1.500 controllori ha tra i 51 e 59 anni. Questo richiede un piano di assunzioni. Con i sindacati abbiamo raggiunto un grande accordo che prevede l’ingresso nei prossimi anni di 400 nuovi controllori”, le parole di Monti al Corriere della Sera.
Secondo l’amministratore delegato di Enav dato che “viviamo soprattutto del mercato cosiddetto “regolato” che è fatto di tariffe e quindi ha strutturalmente un tetto” bisogna “investire sempre di più nel mercato “non regolato”” che “ora vale circa il 4 per cento, era 2,8 per cento nel 2022. Nel 2026 puntiamo a 70 milioni di ricavi. Ma possiamo arrivare al 10-12 per cento: abbiamo la tecnologia e la capacità per farlo”.