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Dall’alba di stamattina, qualcuno indica passate circa 18 ore, l’acqua potabile incanalata in diverse condutture del Frida del diametro di circa 100 centimetri, situate sul monte Coppola nella vicina Valsinni, per una probabile usura dei canali con diametro oltre novanta centimetri ha subito una rottura riversando tutta l’acqua nel canale Valle della Donna fino ad arrivare nel fiume Sinni. Acqua potabile che a quanto pare serve i paesi circostanti compreso la vicino Tursi e l’Alto Jonio. Da fonti certe sembra che siano intervenuti solo da qualche ora tecnici e operatori degli uffici competenti cercando di riparare il guasto che al momento pare aver rallentato il flusso. Al problema della siccità si aggiunge paradossalmente quello della percentuale di spreco di acqua che in Lucania sembra aver superato il sessanta percento a cui fa seguito la continua richiesta di manutenzione alle vecchie infrastrutturazioni. Poi c’è da chiarire l’ultimo appello proveniente dal Presidente del Consiglio d’amministrazione di Acque del Sud Spa, l’avvocato luigi Giuseppe Decollanz che con Pec inviata in data 23 dicembre 2024, all’Acquedotto Lucano chiede di adempiere entro e non oltre il prossimo 30 gennaio al rilascio di una polizza fideiussoria di cinquantamila euro come previsto dall’art 21 comma 11 del DL 201 del 2011 nonché la nuova convenzione (con scadenza 30 ottobre ultimo scorso) pena dice nella comunicazione : “Senza ulteriore avviso si procederà alla sospensione del servizio di fornitura idrica”. Una comunicazione perentoria che interessa tanto l’Acquedotto Lucano Spa quanto il Consorzio di Bonifica della Basilicata. Il concetto sembra quello di dire: volete l’acqua dimostrate che sarete in grado di pagare le forniture con una fideiussione bancaria da escutere a prima richiesta. Intanto l’acqua scorre …. liberamente
Oreste Roberto Lanza.
L’articolo Nel territorio di Valsinni acqua potabile libera di andare nel Sinni proviene da LSD Magazine.