Rischia di diventare salato il caffè al bar. Soprattutto a Bari. Il prezzo della tazzina di espresso bevuta al bancone ha già subito continui aumenti dei listini negli ultimi anni a livello nazionale, al punto che oggi il prezzo medio di una tazzina consumata al bar si attesta a 1,21 euro (in crescita del +18,1% sul 2021) nelle principali città italiane. Nel capoluogo pugliese il prezzo in media è aumentato dai 0,86 euro del 2021 agli 1,14 euro del 2024. Con un aumento del 32,6 % in quattro anni. Lo scorso anno in città il prezzo del caffè era di circa 1,18 euro. Si tratta di una media ovviamente, almeno così dicono gli esperti.
L’allarme è di Assoutenti: la materia prima ha aumentato il suo prezzo, cause di questo rialzo sono il cambiamento climatico, le piogge torrenziali che si sono abbattute sul Brasile e la siccità in Vietnam. Queste sono solo alcune delle cause di questi possibili rincari ai quali inevitabilmente il consumatore va incontro. Da non sottovalutare poi i problemi logistici, aumento dei costi di produzione. Fattori che potrebbero spingere i bar ad aumentare il prezzo della tazzina del caffè.
Bolzano è saldamente in testa alla classifica delle città italiane dove l’espresso costa di più, con una media di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,35 euro) e Pescara (1,34 euro), città che segna anche il rincaro più pesante (+34% dal 2021). Sale a 1 euro il prezzo nella città più economica, Catanzaro, 1,12 euro a Roma. Con 6 miliardi di tazzine di espresso vendute ogni anno in Italia, l’esborso totale per i consumatori ha raggiunto quota 7,26 miliardi di euro nel 2024.caffe da 0,86 euro a 1,14 euro del 32,6%
Ma la crisi internazionale delle materie prime ha fatto schizzare alle stelle i prezzi al dettaglio di altri prodotti alimentari di largo consumo, oltre il caffè, a Bari così come nelle altre città italiane, con ripercussioni dirette per le tasche delle famiglie italiane. L’indagine è stata realizzata sempre da Assoutenti in collaborazione con il Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), che ha passato in rassegna i listini al dettaglio di burro, caffè tostato, cioccolato ed espresso al bar nelle principali città italiane. Il burro ad esempio a Bari è passato dai 7, 49 euro ai 12,74 euro (rialzo del 70,1%), il caffè tostato da 7,41 a 10,82 euro (+46%) e il cioccolato in tavolette da 1,22 a 1,54 euro (+26%)
CAFFE’ TOSTATO Per quanto riguarda il caffè, i danni alle coltivazioni causate da periodi di siccità prolungata seguita da forti piogge anomale nei paesi produttori (come Brasile, Vietnam, Colombia, Costa Rica, Honduras) ha determinato il crollo delle produzioni facendo schizzare alle stelle i prezzi dell’Arabica e del Robusta sui mercati internazionali, che hanno raggiunto i massimi dagli anni ’70. Ciò ha comportato forti rialzi dei listini al dettaglio per il caffè tostato venduto ai consumatori presso negozi e supermercati.
In particolare il prezzo al kg del caffè, nelle principali città italiane, ha registrato un aumento medio del 42,8% negli ultimi 3 anni, attestandosi a fine 2024 a una media di 12,66 euro al kg, contro gli 8,86 euro del 2021. Trieste la città dove il caffè tostato costa di più (14,34 euro al kg), Catanzaro la più economica (10,36 euro/kg).
BURRO Altro prodotto di largo consumo che nell’ultimo anno ha registrato rincari abnormi è il burro. Ad influire sul prezzo di tale alimento è la riduzione della produzione di latte, determinata sia da condizioni climatiche sfavorevoli nei paesi produttori, sia da una minore disponibilità di pascoli, a fronte di una domanda crescente – analizzano Assoutenti e C.r.c. – Il prezzo medio al dettaglio del burro si è attestato a fine 2024 in Italia a 13,35 euro al kg, con un aumento del +48,8% sul 2021. Analizzando i listini nelle principali città italiane, è Torino la città dove il burro costa di più (15,85 euro/kg), Firenze la più economica (10,07 euro/kg).
CIOCCOLATO Brutte sorprese anche per gli amanti del cioccolato. La crisi internazionale del cacao, con i paesi produttori come Ghana e Costa d’Avorio che hanno subito ingenti danni alle coltivazioni a causa della crisi climatica in atto e di malattie che hanno flagellato le piante, ha portato i listini della materia prima cacao a salire alle stelle nel corso del 2024. Un trend che si riflette in modo diretto sui listini del cioccolato venduto in Italia: il prezzo di una tavoletta da 100 grammi è passato infatti nel nostro Paese da una media di 1,26 euro del 2021 a 1,60 euro del 2024, con un rincaro del +26,9%. La città dove il cioccolato costa di più è Palermo, in media 2,08 euro una tavoletta da 100 gr, seguita da Milano (1,73 euro). La più conveniente è Aosta (1,41 euro), seguita da Trento (1,42 euro) – affermano Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi.
“La crisi internazionale delle materie prime, tra cambiamenti climatici, problemi logistici, aumento dei costi di produzione, sta impattando in modo diretto sulle tasche dei consumatori italiani, colpendo beni di largo consumo i cui prezzi al dettaglio salgono senza sosta – commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Rincari dei listini che rischiano di modificare profondamente le abitudini delle famiglie, e di spingere i cittadini a rinunciare alla qualità allo scopo di contenere la spesa. Di questo passo l’ipotesi della tazzina a 2 euro nei bar italiani non è più un miraggio, ma una possibilità che giorno dopo giorno si fa sempre più reale”.
L’articolo A Bari il caffe è aumentato del 32,6% in 4 anni. Si va verso i 2 euro proviene da Borderline24.com.